Michele, ho avuto il piacere di conoscerti 30 anni fa. Da subito capii che il mare e il Gargano erano per te la tua vita. Mi sono rispecchiato nei tuoi pensieri, nelle tue idee, nel tuo modo di fare. Tante volte ho avuto il piacere di accompagnare i miei ospiti sulla tua barca “Uragano” e ogni volta mi emozionavo per la tua sicurezza e per la passione con cui descrivevi quel paradiso: quando parlavi delle grotte e di cosa rappresentassero per te o quando raccontavi le leggende che tanto affascinavano la gente che ti ascoltava.
Quanta passione ci mettevi in quello che facevi. Una passione che hai saputo tramandare ai tuoi figli, a cominciare da Graziano che oggi con tanta maestria accompagna migliaia di turisti a bordo della sua motobarca Desirèe, per mostrare quelle bellezze del Gargano a cui tu eri tanto legato. Coraggio, lealtà e rispetto hanno dato la giusta direzione alla tua vita. Ciò che mi ha trasmesso rimarrà sempre vivo nel mio cuore.
Michele, ecco cosa scrivevo di te quasi 20 anni fa sulla pubblicazione annuale di Zangardi Tours “Dal Gargano al Salento”. Parole, tradotte in quattro lingue, che per anni hanno fatto il giro del mondo per celebrarti come l’uomo che svegliò il turismo nel Gargano.
«Michele Trimigno, 68 anni, è noto a Vieste come lo scopritore delle grotte marine, dal momento che è stato il primo ad aver avuto l’idea di organizzare visite in barca per i turisti desiderosi di addentrarsi nelle meraviglie di quelle gallerie naturali. E’ valsa a Trimigno l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro conferitagli dal Presidente della Repubblica Leone.
“Il mare è stato il palcoscenico della mia vita – afferma il Cavaliere. Durante le mie prime escursioni i visitatori mi chiedevamo i nomi delle varie grotte. In realtà non li conoscevo e l’inventavo sul momento ispirandomi a qualche loro caratteristica. Oggi molti di quei nomi sono diventati ufficiali”.
Con il Cavaliere Trimigno si perpetua la favola della Montagna del Sole, la favola della magia del Gargano tra la leggenda di Pizzomunno, giovane pescatore e del suo amore contrastato per Cristalda, figlia di una dea, e la realtà di un paese che grazie ad un solo uomo ha cambiato in pochi anni il corso della sua storia».
Grazie Michele per avermi fatto amare ancora di più questa terra e questo mare
Bruno Zangardi
Presidente del Consorzio Gargano Ok