GARGANO, UNA CONTINUA SCOPERTA

Pochi luoghi come il Gargano riescono a racchiudere nello stesso territorio tutto ciò che si può desiderare da una vacanza: mare, natura, storia, cultura, tradizione, enogastronomia e tanto altro. Con i consigli di Gargano Ok, è tutto a portata di mano. Scopri le escursioni e gli itinerari più belli da praticare nel Gargano. Ce ne sono per tutti i gusti.

VIAGGIO NELLE TRADIZIONI DEL GARGANO

Chiunque visita il Gargano per la prima volta se ne accorge presto: il Gargano è una terra profondamente legata alle proprie tradizioni. Lo si capisce dalle manifestazioni folkloristiche che riportano in vita danze e suoni antichi, dai riti sacri che rispettano fedelmente usanze secolari, dall’artigianato locale legato alla vita agricola e alle abitudini dei contadini, da arti e saperi che si tramandano di generazione in generazione. Il modo migliore per scoprire questo prezioso patrimonio è entrare nei luoghi dove esso è custodito e vivere gli eventi che si svolgono durante tutto l’anno.

 

Situato nel centro storico di Vico del Gargano, è ricavato da un antico frantoio risalente al XIV secolo dove si concentrava la produzione olearia del territorio. All’interno si possono ammirare, infatti, la grossa macina di pietra locale, le presse in legno, un serbatoio per l’olio, un magazzino e una stalla per gli animali impiegati nel processo di lavorazione ed altri strumenti utili per la produzione dell’olio e per i lavori agricoli. Presente anche la cucina monacesca “a tutta camera” dove chi lavorava nel frantoio poteva riposarsi per breve tempo. Nello spazio espositivo inoltre sono conservati intatti e originali tantissimi strumenti utilizzati ai tempi, tra cui un calesse e antichissimi oggetti di vita quotidiana. Questo luogo è stato testimone nei secoli della fatica di tante persone che ci lavoravano e visitarlo significa immergersi in un passato ancora vivo nei ricordi della gente locale e gelosamente custodito.


È una manifestazione che si tiene nella prima decade di agosto, nata nella località garganica per preservare il patrimonio della musica popolare. Da 10 anni ormai l’evento anima l’estate con le musiche tradizionali del Gargano. Ad attirare il pubblico sono soprattutto i Cantori di Carpino che rispolverano un repertorio musicale tra i più suggestivi e antichi del territorio pugliese.


La settimana che precede la Pasqua è una delle ricorrenze più sentite nel Gargano. L’apice delle celebrazioni religiose si raggiunge nel corso del Venerdì Santo, una delle giornate più intense e cariche di emozioni di tutto l’anno. Ogni paese, mescolando tradizione e fede, nel corso dei secoli ha sviluppato un proprio modo di rivivere la Passione di Cristo. A San Marco in Lamis per esempio si svolge la suggestiva Processione delle Fracchie, un rito che risale al medioevo: le fracchie, torce gigantesche realizzate con grossi tronchi d’albero, vengono trainate da figuranti in abito d’epoca che illuminano a giorno il centro storico della cittadina. Vico del Gargano invece celebra la festa religiosa con le processioni delle antiche confraternite e con la “Messa Pazza”: durante la liturgia vengono riprodotti antichi suoni e viene intonato un cantico in latino struggente e melodioso per rappresentare lo sconvolgimento che la morte di Cristo porterà sulla terra. Nel Venerdì Santo di Monte Sant’Angelo si svolge la secolare funzione chiamata “Ufficio delle tenebre”, che comprende gli antichi riti del “Miserere” e del “Terremoto”, dove i confratelli si prostrano a terra e, allo spegnersi di una candela che simboleggia la morte del Redentore, tutti producono un cupo rumore percuotendo i banchi della chiesa, per riprodurre lo sconvolgimento della natura alla morte del Redentore. Vivere questi riti vi farà toccare con mano tutta la spiritualità e la profonda fede degli abitanti del Gargano.


 

IL GARGANO SCOLPITO DAL CARSISMO

Il Gargano è una terra dai mille volti. Tra questi c’è quello meno conosciuto, ma molto affascinante del carsismo, prodotto dall’azione dell’acqua piovana e dell’anidride carbonica sulle rocce calcaree, che qui ha scolpito e disegnato paesaggi meravigliosi, sia in superficie che in profondità, testimoni della storia geologica del Gargano. Tra le manifestazioni carsiche più spettacolari nell’entroterra del Gargano ci sono le doline di cui nel Gargano se ne contano oltre 4000. Un’escursione per ammirare queste opere della natura non può mancare durante una vacanza sul Gargano, anche perché due di queste doline sono tra le più grandi d’Europa.

 

Situata nel territorio di San Nicandro Garganico, con un perimetro di circa 1.850 metri ed una profondità di oltre 100, la dolina Pozzantina è la seconda dolina più grande d’Europa.La sua circonferenza è ricoperta da una ricca vegetazione mentre al centro della conca c’è un pozzo artesiano. L’emozione che si prova al cospetto di questa meravigliosa opera della natura è indescrivibile! La dolina è raggiungibile percorrendo la strada provinciale che collega San Nicandro Garganico a San Marco in Lamis fino al 13° km. Qui, sulla destra, troverete una stradina asfaltata che conduce direttamente davanti alla dolina, in una posizione soprelevata, da cui inizia il tracciato per la discesa.


A pochi chilometri da Rignano Garganico invece c’è la terza dolina più grande d’Europa, la dolina Centopozzi, chiamata così per gli innumerevoli pozzi creati dall’uomo, utilizzati una volta come cisterne d’acqua e oggi in parte interrati. Di fronte a questo imponente anfiteatro naturale si può solo restare ammutoliti! Partendo da qui si snodano interessanti percorsi tematici presenti nell’area di Rignano Garganico tra cui la Grotta Paglicci, con il suo museo.


Viene chiamato così il percorso del Torrente Romondato che si sviluppa lungo il letto ora prosciugato dell’antico fiume, nel territorio di Ischitella. Questo torrente nel corso dei millenni ha creato con la sua forza erosiva un suggestivo “canyon” lungo il quale si può ammirare un’imponente vegetazione, ricchissima di noduli di selce, che assume la caratteristica forma “a galleria” e che a malapena lascia filtrare la luce solare. Ricco di fonti di acqua sorgiva, è un vero e proprio scrigno di biodiversità. Per gli amanti della natura è un percorso da non perdere.


 

I GRANDI LAGHI DEL GARGANO

Non solo mare e foreste, ma anche affascinanti paesaggi lacustri. Sono ben due, infatti, i laghi presenti nel Parco Nazionale del Gargano e sono i più grandi dell’Italia meridionale. Sono il Lago di Lesina e il Lago di Varano, posti sulla costa del Nord del Gargano. Entrambi sono in realtà delle lagune, comunicanti con il mare Adriatico attraverso dei canali, ed entrambi sono separati dal mare da una striscia di terra sabbiosa e boscosa. Imperdibile l’ambiente naturalistico che potrete scoprire con un’escursione al Lago di Varano e al Lago di Lesina, in barca, in bicicletta o semplicemente a piedi.

 

È posto tra il promontorio del Monte d’Elio e la Punta di Rodi Gargano e, con la sua estensione di 60,5 km quadrati, è riconosciuto come il più grande lago dell’Italia meridionale. In realtà è una laguna comunicante con il mare attraverso due canali.  È diviso dal mare da un lembo di terra formato dai detriti portati dalle correnti marine e dai venti dopo l’anno Mille. Su questa striscia di terra, detta Isola, lunga circa 10 km e larga 1 km, è presente la riserva naturale statale Isola di Varano, che occupa una vasta area all’interno del Parco Nazionale del Gargano. Sugli altri lati invece è caratterizzato da colline che digradano verso la laguna. Ci sono diversi modi per scoprire le bellezze della laguna: dalla bicicletta, al kayak fino alla canoa e alle barche tradizionali, dette “sandali”. Sarà piacevole anche praticare il trekking mentre per il birdwatching le stagioni particolarmente consigliate sono la primavera e l’estate. Oltre alla moltitudine di specie di uccelli e alla ricca vegetazione presente in laguna, nei pressi dell’area è possibile visitare la chiesa della Santissima Annunziata situata sulla riva orientale della laguna e custode del prezioso Crocifisso di Varano. A questa statua lignea del 1300 gli abitanti di Ischitella e dintorni sono molto devoti sin da quando, portata in processione il 23 aprile del 1717, avrebbe provocato la fine di un lungo periodo di siccità. Da percorrere anche, lungo le coste della laguna, il sentiero dei Pannoni, antichi ripari dei pescatori, ricavati nella roccia friabile, che presentano ancora oggi i segni di antichi strumenti da pesca. Lungo il sentiero si giunge anche alle sorgenti di acqua dolce, che permettono al lago di essere salmastro.


Come il Lago di Varano, è in realtà una laguna comunicante con il mare attraverso due canali ed è separato dal mare da una sottile e lunga striscia di terra, questa volta chiamata Bosco Isola. Qui sorge la Riserva Naturale del Lago di Lesina, un’area protetta, di 930 ettari, come area di ripopolamento animale e parte integrante del Parco Nazionale del Gargano. Qui si trovano animali rarissimi che popolano il bosco e circolano liberamente. Le acque del lago sono pescose e popolate da latterini, cefali, gamberi, orate, spigole e anguille, queste ultime in particolare sono molto abbondanti e rappresentano un’importante fonte di reddito per gli abitanti del luogo. Oltre alla pesca, un’altra attività da praticare nella zona è il birdwatching: numerose le specie ornitologiche che qui nidificano e si possono osservare, tra cui gabbiani rosei, fenicotteri, martin pescatore e falchi di palude. Da vedere il Centro Visite di Lesina in cui è custoditoil primo acquario in Europa contenente acqua salmastra, con 14 vasche, dimora delle specie ittiche tipiche della laguna. Qui si può ammirare anche la sezione museale naturalistica, dedicata alle ricchezze biologiche del territorio, con la laguna, il Bosco Isola e il mare. Per scoprire la ricca biodiversità di questo luogo è consigliata una visita in barca e un’escursione nella riserva naturale dell’isola di Lesina, il Bosco Isola, esempio incontaminato di Macchia Mediterranea.


 

SULLE TRACCE DEL PASSATO: LA STORIA DEL GARGANO

Se siete appassionati di storia e di escursioni archeologiche, nel Gargano troverete pane per i vostri denti. Il Gargano nel corso dei secoli è stato un luogo di passaggio per molte civiltà, ognuna delle quali ha lasciato il proprio segno. Lo testimoniano i numerosi reperti trovati nel territorio: giacimenti paleolitici, necropoli e siti archeologici non del tutto inesplorati e che hanno già attirato studiosi e appassionati da tutto il mondo. Ecco le località da visitare assolutamente.

 

Di fama internazionale, il sito di Grotta Paglicci è considerato uno dei luoghi archeologici più importanti di tutta Italia. Secondo gli studi, infatti, questa grotta risalente al paleolitico ospitò l’Homo Sapiens Sapiens, chiamato anche Uomo di Cro-Magnon. Questo luogo è un vero e proprio tesoro storico nazionale, uno dei pochi e rarissimi siti in Italia in cui è stata scoperta la primitiva arte rupestre. Sono stati trovati, infatti, tre dipinti parietali, realizzati con l’ocra rossa che raffigurano 3 cavalli di cui due piccoli e uno grande che sta pian piano scomparendo. Non solo. Al suo interno, e nei dintorni, sono stati ritrovati oltre 45.000 reperti del Paleolitico Inferiore, Medio e Superiore, attraverso i quali è possibile ripercorrere le tre fasi storiche sul promontorio. Tra questi ci sono impronte di mani, graffiti, strumenti litici, oggetti d’arte mobiliare e persino gli scheletri di due giovani abitanti del riparo risalenti a circa 25.000 anni fa e a circa 23.000 anni fa. Non potrete entrare direttamente nella grotta, che è aperta solo durante le campagne di scavo, ma potete visitare il museo, situato in corso Giannone 10, dove è conservato il tesoro scoperto in tanti anni di scavi. La ricchezza storica di questo luogo fa passare in secondo piano persino il favoloso paesaggio che si può ammirare da qui: spazia dalle montagne rocciose, ai pascoli e agli uliveti.


Situato a 7 km da Vieste, su un’area di 6000 mq, questo sito, che prende il nome da un ruscello che lo attraversa, comprende un’importante necropoli paleocristiana del III-IV sec. d.C., costituita da oltre 300 tombe scavate all’interno di grotte naturali. Considerata la necropoli più grande e suggestiva dell’intero bacino mediterraneo e la più antica testimonianza dell’arrivo del Cristianesimo sul Gargano, resterete colpiti dal fascino di questo luogo dove archeologia, storia e natura si fondono, immerse in una profumata macchia mediterranea.


In località “Civita”, sui fianchi di Monte Civita, sul lato sud del centro abitato di Ischitella, è stata trovata un’area, frequentata già in età preistorica, dove è visibile una vasta necropoli datata al V-IV secolo a.C. con tombe definite a “bisaccia”. In queste tombe, dalla lunghezza massima che va dai 100 ai 140 cm circa, l’inumato poteva essere collocato solo in una posizione “fetale”. Secondo gli studi effettuati, il ritrovamento fa pensare ad una presenza di Sanniti e, seppur con cautela, alla presenza di guerrieri etruschi. Fuori dalle tombe sono state trovate delle armi, motivo per ritenere gli stessi bottino di guerra. All’interno di una tomba è stato trovato anche un corredo funerario formato da fibule, collane, ambre, ceramiche, segno di rapporti culturali con l’altra sponda dell’Adriatico. Molto suggestivo anche il panorama che potrete ammirare dalla sommità del colle.


In questa area, situata a circa 4 km dal centro abitato di Mattinata e frequentata fin dall’età del Bronzo, c’è unavasta necropoli costituita da più di 500 tombe sparse sul monte e scavate nella roccia che testimonia la presenza della civiltà dei Dauni. In queste tombe, che rievocano il rito del ritorno alla vita prenatale, i defunti erano posti rannicchiati con gli oggetti a loro più cari. In origine dovevano essere chiuse da grosse lastre in pietra. Il monte si affaccia sul mare azzurro di Mattinata, regalando così un panorama mozzafiato a chiunque decida di recarsi sulla sua sommità.


Situato sul versante est della Baia di Manaccora, il Grottone di Manaccora èuna cavità naturale in cui è stata accertata la presenza di un nucleo umano databile tra il XII e l’XI sec. a.C.con rilevanti testimonianze archeologicherisalenti all’età del Bronzo. Dai ritrovamenti sono state documentate attività legate sia alla tessitura e alla filatura che alla lavorazione del latte e dei suoi derivati. Documentata anche la pratica della metallurgia, testimoniata dal ritrovamento di attrezzi specifici per la fusione. Sulle pareti e sul fondo della grotta sono visibili strutture ipogeiche connesse a riti propiziatori e, talvolta utilizzate a scopo funerario. Sulla Punta di Manaccora c’è poi un insediamento composto da 66 capanne della stessa epoca, di cui rimangono le buche per l’alloggiamento dei pali e le canalette perimetrali.


Situata su un piccolo promontorio tra San Menaio e Peschici, vicino alla stazione ferroviaria “Peschici-Calenella”, è un complesso di ipogei paleocristiani, costituito da oltre 800 sepolture a fossa e loculi sormontati da arcosoli, databili tra il IV e il VII secolo d.C.. Di particolare interesse la cavità detta delle “cento colonne”, in cui si trovano tombe a fossa ricavate ai piedi delle colonne e tombe a baldacchino. Il sito, di notevole importanza storico-archeologica, offre anche un panorama eccezionale sulla splendida Baia di Calenella.


 

ALLA SCOPERTA DEL GARGANO IN BICI

Il Gargano e la bicicletta formano un’accoppiata vincente. Questa terra, infatti, sembra fatta apposta per chi ama scoprire il territorio in sella alla bici, lentamente, sentiero per sentiero, con l’opportunità di gustarsi a colpi di pedale i passaggi costieri, i boschi incantati e luoghi che raccontano la storia di questa terra.

 

Con Gargano Ok si possono programmare percorsi in bici adatti a tutte le esigenze, lungo strade che costeggiano il mare attraversando splendidi borghi come Vieste o Rodi Garganico, o fermandosi per una pausa relax in spiaggia. Si pedala lungo sentieri naturali circondati da ulivi secolari o ancora lungo il Lago di Varano o il Lago di Lesina.

 

O ancora si può raggiungere l’entroterra, talvolta aspro e collinoso, per godere da lì di una vista imperdibile sulla vastità del mare. Attraversando il Gargano in bici, ogni giorno vivrete un viaggio diverso.

 

 

SCOPRIRE IL GARGANO IN SELLA ALLA MOTO

Se siete amanti delle moto, sul Gargano potrete vivere esperienze davvero emozionanti: strade che attraversano i paesaggi più diversi, dal mare alla montagna, avventurosi tornanti che si susseguono tra spiagge e boschi, e scorci mozzafiato che si aprono dietro ogni curva.

 

Potrete scegliere di percorrere le strade della litoranea, con la libertà di fermarmi per ammirare le meraviglie della costa, i faraglioni, i trabucchi e i porti turistici oppure avventurarvi nei tornanti di montagna circondati dal verde della Foresta Umbra, godendovi la flora e la fauna del Parco Nazionale del Gargano. Scopri i pacchetti turistici pensati da Gargano Ok per gli appassionati di moto.

 

 

I VERI SAPORI DEL GARGANO

Per conoscere fin in fondo un luogo, si sa, bisogna provare i suoi sapori tipici. E se parliamo di Puglia, non c’è “de gustibus” che tenga: la sua cucina è rinomata in tutto il mondo. Ne è un esempio la gastronomia del Gargano che, per chi apprezza la buona tavola, è diventata una delle prime ragioni per cui scegliere una vacanza sul Gargano. La sua cucina, infatti, sarà anche povera di origine, perché basata su ingredienti semplici e genuini, ma è ricchissima di gusto e di ricette che spaziano dal mare alla terra. Per questo il Gargano è il luogo ideale per intraprendere itinerari enogastronomici davvero unici, alla scoperta di sapori e saperi a cui questa terra è profondamente legata.

 

Su 19 presidi Slow Food in Puglia, ben 5 vengono dal Gargano. Tra questi ci sono gli agrumi del Gargano, apprezzati in tutto il mondo per le qualità organolettiche e per il sapore delicato; il caciocavallo podolico, ottenuto dal latte delle preziose vacche podoliche e prodotto secondo le tecniche e le usanze di una volta; la fava di Carpino che si distingue per l’alto contenuto proteico e per il gustoso sapore legato ai fattori bioclimatici del territorio; la vacca podolica, la pregiata razza presente soprattutto nelle regioni meridionali italiane è in via di estinzione; la capra garganica, una delle più antiche razze autoctone originarie del Gargano, allevata allo stato brado. Approfittate di una vacanza sul Gargano per gustare questi sapori. Sarà facile capire perché sono tutelati dal Presidio Slow Food.


Tantissimi i prodotti tipici del Gargano da assaporare in tanti modi diversi. Tra questi spiccano sicuramente i pomodori, gli asparagi e tanti altri ortaggi, spesso utilizzati per preparare piatti tipici o gli squisiti sottoli, tra cui i pomodori secchi e i lampascioni, da gustare magari sulle tipiche friselle. Non manca mai sulle tavole garganiche il pane, perfetto per le bruschette con pomodori e olio extravergine di oliva, base per “l’acquasale” (pane raffermo ammorbidito nell’acqua e condito con pomodoro, cipolla, origano e olio) e per il “pancotto” (pane con zuppe di verdure locali), o gustoso da mangiare anche da solo. Tra i primi non perdetevi quelli con la pasta fatta in casa: oltre alle rinomate orecchiette con le cime di rapa, vanno provati anche i cicatelli, con pomodoro fresco, oppure le strascinate, insaporite con verdura o aromatizzate con finocchietto patate o rucola, o ancora servite insieme ai fagioli. Tra i piatti a base di carne ci sono i “torcinelli” arrostiti alla brace o cotti al forno con le patate, la carne di agnello e di vitello del Gargano, salsicce e capocolli. Per quanto riguarda i piatti di mare, o “di lago”, apprezzerete sicuramente cefali e orate alla brace, triglie fritte, anguille affumicate o addirittura soltanto cotte al sole e condite! Da non perdere assolutamente la “paposcia”, pasta di pane lievitata ed allungata, che può essere farcita a piacere. Da provare anche il “caviciun”, focaccia farcita con le cipolle sponsali (o cipollotti) e l’uva sultanina, preparato soprattutto durante le feste pasquali. Per i golosi i dolci tipici più amati sono i “crustoli” al miele, i “pupurati” e le “ostie ripiene”, da abbinare magari agli squisiti liquori locali come il limoncello, prodotto con gli agrumi del Gargano e per questo dal sapore unico, o il “mirinillo”, rosolio derivato dalla infusione di amarena selvatica.


Volete vivere un’esperienza davvero sensoriale? Partecipate a Gargano Tasting Trail, un tour che vi porta alla scoperta di tutte le unicità del Gargano, compreso il suo patrimonio enogastronomico. Conoscerete il territorio attraverso i suoi sapori più autentici ma abbinando anche mare, natura, storia e tradizioni popolari. Un’esperienza da fare soprattutto a giugno, quando la folla dei vacanzieri è ancora lontana. Un modo per gustarsi il Gargano con gli occhi, col palato ma anche con lo spirito.


 

GARGANO, TERRA DI FEDE

Per quelli che in vacanza sono attratti dalle mete della fede o da itinerari dello spirito, sul Gargano scoprirà luoghi sacri che meritano di essere visitati indipendentemente dalla propria confessione religiosa. Attraversata per secoli dalla Via Sacra Langobardorum, percorsa dai crociati per arrivare in Terra Santa, il Gargano è da sempre considerata la Montagna sacra.

 

Lo dimostrano i grandi Santuari di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, e di San Pio a San Giovanni Rotondo, che ogni anno muovono centinaia di migliaia di pellegrini, ma anche le numerose chiese rurali, abbazie, cripte e cattedrali di alto livello artistico. Ecco alcuni luoghi dove fare tappa assolutamente per scoprire il lato più mistico e spirituale del Gargano.

 

Realizzato nella grotta dove tra il 490 ed il 493 d.C. avvennero le apparizioni dell’Arcangelo, è uno dei più antichi luoghi di culto della cristianità. Da allora, infatti, si sviluppò il culto micaelico che invase tutto il mondo occidentale. Particolarmente devoti all’Arcangelo San Michele e diffusori del suo culto in tutta Europa, furono i Longobardi al punto che quello di Monte Sant’Angelo divenne il loro “santuario nazionale”, conferendo alla storica “Via Sacra Langobardorum“, itinerario di pellegrinaggio medioevale che andava da Mont Saint Michel in Francia al Santuario di San Michele Arcangelo, una singolare apertura alle popolazioni italiane e straniere più diverse. Nel corso dei secoli il santuario ha visto passare illustri pellegrini, papi, santi e sovrani. Celebre il pellegrinaggio di San Francesco d’Assisi che giunto, nel 1216, nella grotta delle apparizioni lasciò impressa una sua impronta. Questo Santuario fu anche meta di tutte le Crociate che, prima di partire per la Terra Santa venivano ad affidare la propria anima all’Arcangelo Michele, protettore dei guerrieri.


La meta religiosa più frequenta del Gargano oggi è sicuramente San Giovanni Rotondo. Qui, infatti, si venera San Pio da Pietrelcina, noto ai più come Padre Pio, che ha vissuto ed è morto nel convento di Santa Maria delle Grazie. Il santo, noto perché come Gesù e San Francesco ha ricevuto il dono delle stimmate e per aver promosso la “Casa Sollievo della Sofferenza”, ospedale all’avanguardia per la ricerca scientifica, richiama ogni giorno migliaia di fedeli, che vanno a pregare sulla sua tomba, ma visitano anche la sua cella, le sue lettere, i suoi paramenti religiosi, oltre che la grande chiesa moderna a lui dedicata (progettata da Renzo Piano per accogliere il flusso incessante di pellegrini) dove oggi sono custodite le sue spoglie.


Un altro luogo di elevata spiritualità del Gargano è l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano. E’ situata a circa 8 chilometri dal centro di Monte Sant’Angelo, lungo il percorso della Via Francigena che univa i centri del Tavoliere al luogo di culto garganico, e fu fondata nel 1129 da San Giovanni Salcione daMatera sui resti dell’antico convento di San Gregorio a Pulsano. Questa Abbazia conobbe una grande fioritura nel corso del XII secolo, diventando persino uno dei più potenti monasteri dell’Italia Meridionale. Attualmente l’Abbazia è stata restaurata e affidata ai Monaci benedettini dell’ordine Pulsanense. Nei pressi dell’Abbazia si trovano gli Eremi di Pulsano, una delle manifestazioni religiose più forti del monachesimo sul Gargano dei secoli passati. Utilizzati come abitazioni da monaci ed eremiti, dai tempi dei dauni fino all’epoca moderna, gli eremi sorgono su rupi impervie e su luoghi difficilmente accessibili se non per mezzo di scale o corde.  Il silenzio e il mistero che avvolgono questi eremi si contrappongono alla ricchezza di vicende storiche che ha caratterizzato la vicina abbazia. Eletti nel 2010 al primo posto della classifica FAI “I luoghi del cuore”, gli eremi sono luoghi d’eccellenza in cui immergersi nella spiritualità e nella meditazione, fondendosi anche con il fascino della natura del Gargano.


 

TREKKING NELLA NATURA DEL GARGANO

Se siete amanti delle vacanze immerse nella natura, nel Gargano avete l’imbarazzo della scelta. Con circa 120.000 ettari di biodiversità il Parco Nazionale del Gargano possiede paesaggi naturalistici che fanno invidia. Percorrendo questi itinerari vi ritroverete a passeggiare tra boschi incantati, maestose foreste dagli alberi secolari o lungo i sentieri delle meravigliose orchidee spontanee. Sgranate gli occhi perché state per scoprire paesaggi di incommensurabile bellezza.

 

Vi sembrerà strano che a soli 25 km dalla costa ci sia una foresta posta a circa 800 metri sul livello del mare, ma è proprio così. Del resto la bellezza del Gargano è proprio questa: in soli 2000 chilometri quadrati di superficie convivono ambienti totalmente diversi tra loro. Considerata la foresta di latifoglie più grande d’Italia, con i suoi 10.426 ettari di superficie, già riserva naturale dal 1891, la Foresta Umbra si trova nel cuore del Parco Nazionale del Gargano e offre alcuni dei percorsi più suggestivi del panorama naturalistico europeo. Con degli avventurosi tour potrete scoprire l’immensa flora della Foresta Umbra, ricca di faggi secolari e cerri, querce e carpini, aceri e tassi. L’albero più alto? Lo troverete nei pressi del Laghetto di Cutino d’Umbra: è un faggio di ben 40 metri. Anche la fauna della Foresta Umbra è impressionante, ricca di caprioli tra cui la specie autoctona del capriolo garganico, daini, cinghiali, cervi ma anche di gatti selvatici, volpi, lupi, ricci, numerosi rettili e molti altri. Al laghetto della Foresta Umbra poi con i verdi alberi che lo circondano si può ammirare un romantico scenario anche nei periodi invernali, quando tutto è ricoperto di neve. Al suo interno ci sono pesci gatto, pesci rossi, rane, rospi, meravigliose tartarughe e poi anatre di tutti i tipi che starnazzano appisolate sull’acqua. Il Corpo Forestale dello Stato ha realizzato 14 sentieri, tutti facilmente percorribili a piedi, e diverse aree da pic-nic per vivere un’allegra giornata nel rispetto della natura della Foresta Umbra. Tante le esperienze da fare all’interno della Foresta Umbra, in alcuni casi meglio se con una guida esperta: trekking e orienteering sono solo alcune delle attività che potete praticare. Non perdetevi il centro visite della Foresta, con il Museo naturalistico, il villaggio dei Carbonai e Taglialegna e le riserve faunistiche dei Daini e Mufloni. Ad accompagnarvi durante il sentiero ci sarà solo la melodia dei canti degli uccelli tra cui il timido canto del picchio muraiolo.

Se non volete perdervi nulla della natura del Gargano, vale la pena immergersi nel Bosco Quarto. Esteso su una superficie di circa 8 mila ettari, è situato tra Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo e, insieme alla Foresta Umbra, è considerato il polmone verde della Puglia. Il paesaggio, infatti, assomiglia molto a quello della vicina foresta, ma in realtà è molto diverso. A fare la differenza è la tipicità della flora di Bosco Quarto: seppure, infatti, sia ricca di faggi, qui la specie dominante è il cerro. E che cerri! Si tratta di esemplari antichissimi di cerri colossali, con altezze che arrivano fino a 30-35 metri, al punto che gli aceri presenti appaiono come piantine modeste.  E’ questa l’espressione della rinomata caratteristica del “gigantismo”, particolarità del Bosco Quarto. Inoltre gli alberi più antichi si distinguono per le fessure gialle e rosse che colorano la corteccia, rendendo il paesaggio ancora più affascinante. Per quanto riguarda la fauna, qui si trovano volpi, cinghiali e tassi, ma anche numerose specie di uccelli che trovano riparo tra le fitte reti di rami. Se volete praticare trekking nel Bosco Quarto, ci sono dei percorsi attrezzati, anche di rilievo storico, che vi porteranno lungo gli antichi tratturi del Gargano.


Non tutti sanno che il Parco Nazionale del Gargano è il Parco d’Europa con la più alta concentrazione di orchidee spontanee, tesori della natura che richiamano in primavera botanici e ricercatori da ogni luogo. Nel Gargano sono state censite ben 86 specie di orchidee spontanee, di cui 61 solo a Mattinata. Buon segno visto che le orchidee sono considerate un indicatore positivo dello stato di salute del territorio. Hanno le forme e i colori più bizzarri. Alcune specie sono simili ad alcuni insetti: il calabrone, l’ape, il ragno, il bombo e altri ancora. Lo spettacolo inizia in primavera, quando le orchidee fioriscono in numero maggiore. Un’escursione alla scoperta delle orchidee spontanee del Gargano sa emozionare e stupire come poche altre cose al mondo.

 

VACANZE AL MARE NEL GARGANO

Sognate una vacanza al mare? Bene, sul Gargano avete ben 170 km di litorale, ai quali vanno aggiunti i circa 50 km delle Isole Tremiti, per un totale di 220 km di costa capace di alternare ripide scogliere a tratti di spiagge di sabbia o di ciottoli bianchi, faraglioni e grotte, il tutto lambito da un mare cristallino circondato da macchia mediterranea. Armatevi di macchina fotografica perché immortalerete scenari mozzafiato.

 

Non osate lasciare il Gargano senza aver prima effettuato un’escursione in barca lungo la sua costa, dove vi aspetta uno dei tesori più preziosi di questo territorio: le grotte marine. Scavate nei secoli dal mare e dal vento, covo di pirati e corsari nei tempi che furono, ognuna di loro si contraddistingue per qualcosa di unico. Battezzate dagli antichi pescatori con i nomi più bizzarri, in base alla loro forma, ai loro colori o alle leggende a cui sono legate, se ne contano tantissime nel tratto di costa tra Peschici, Vieste e Mattinata: Grotta dei due occhi, Grotta dei pomodori, Grotta dei contrabbandieri, Grotta Sfondata, solo per citarne alcune. Uno spettacolo inimitabile della natura, difficile da descrivere a parole. Durante l’escursione vedrete anche i famosi faraglioni di Baia delle Zagare e il suggestivo Architiello di San Felice, diventati ormaidue delle immagini simbolodel Gargano nel mondo. Il tour parte tutti i giorni, dal 1° aprile al 31 ottobre, dal porto di Vieste a bordo della comoda motobarca Desirèe. Alla visita delle Grotte Marine potrete anche abbinare una grigliata nella splendida Baia di Porto Greco. Un’esperienza da fare assolutamente.

Il Gargano racchiude alcune delle spiagge più belle di tutta la costa Adriatica. Scendendo da Nord a Sud,spiagge di Foce Varano da verdi pinete che raggiungono quasi il mare. Dopo la caratteristica spiaggia dei Cento Scalini si arriva alla lunga e incontaminata Baia di Calenella, dominata dalla suggestiva Torre di Monte Pucci. È poi la volta di Peschici che con la sua omonima baia offre uno dei panorami più belli di tutta la Puglia. Nel territorio di Peschici spicca anche la spiaggia di Manaccora, una delle baie più frequentate del Gargano e di importanza storica per la presenza di un sito archeologico che testimonia il sovrapporsi di civiltà sin dalla preistoria. Al confine tra Peschici e Vieste, tra due punte rocciose che la racchiudono, c’è l’incontaminata baia di Sfinale, che per l’esposizione ai venti è perfetta per praticare windsurf. Da Vieste in poi inizia lo spettacolo dei faraglioni a cominciare da Pizzomunno, il monolite alto 20 metri che domina l’omonima e leggendaria spiaggia, detta anche del Castello, situata alle porte del centro di Vieste.  Si arriva poi alla baia di San Felice dove si può ammirare un altro dei simboli del Gargano, l’Architiello di San Felice, l’arco naturale scolpito dal mare e dal vento. Continuando sempre verso sud si arriva a Baia dei Campi, bellissima spiaggia di ghiaia e ciottoli, davanti a cui si staglia l’isolotto omonimo che protegge il mare dalle correnti e a Cala della Sanguinara, un vero e proprio gioiello incastonato tra pini e conformazioni rocciose di origine carsica. E’ la volta della meravigliosa Baia di Porto Greco che sembra quasi un’oasi in mezzo al mare del Gargano immersa nel verde della macchia mediterranea. Seguono ancora la Baia di Pugnochiuso, una bella spiaggia ghiaiosa piuttosto solitaria orlata da una fitta e profumata vegetazione, e Cala della Pergola, una piccolissima caletta di ghiaia circondata da alte falesie rocciose ricoperte di vegetazione mediterranea, ideale per gli amanti della privacy e della tranquillità. La scoperta continua nel territorio di Mattinata dove si incontra prima Vignanotica, splendida spiaggia di sabbia mista a ghiaia e ciottoli, tutta orlata da suggestivi faraglioni di calcare bianco a strapiombo sul mare, e poi Baia delle Zagare, o dei Mergoli, dalla soffice sabbia chiara, incastonata all’interno di un’insenatura incantata, materia d’ispirazione per poeti. Qui si stagliano i possenti e famosi faraglioni calcarei a strapiombo sul mare. In questo ventaglio di spiagge mancano all’appello tante altre splendide baie. E se neanche queste dovessero bastare agli amanti del mare, 12 miglia a largo ci sono sempre le coste delle incantevoli Isole Tremiti.

Il tratto di costa tra Peschici e Vieste è uno dei più pittoreschi del Mediterraneo per la presenza, di questi giganti del legno, frutto dell’ingegnosità dei pescatori viestani e peschiciani di un tempo. Conficcati da più di un secolo nelle bianche rocce a ridosso delle pinete d’Aleppo i Trabucchi sono delle antiche macchine da pesca, in uso già al tempo dei Fenici, che in passato aiutavano i pescatori a mantenere buoni i frutti del loro lavoro, anche in condizioni di tempo avverse. Sono fatti di pali conficcati nella roccia e di funi che trattengono una grande rete, che viene immersa in acqua, detta trabocchetto (da qui il nome trabucco) in cui cade il pesce. Generalmente si trovano dove il mare è piuttosto profondo e sono posizionati in maniera da sfruttare le correnti. Tutti diversi gli uni dagli altri, all’apparenza sembrano fragili, ma in realtà sono stati in grado per secoli di reggere al mare in tempesta. Uno dei più antichi Trabucchi è quello di San Francesco che ha oltre 100 anni: èsituato a Vieste sulla penisola di S. Francesco a ridosso dell’omonimo convento e oggi è gestito direttamente dal WWF. Tra i trabucchi più antichi ci sono anche quello di San Nicola, a est del promontorio che ospita l’abitato di Peschici, quello di Monte Pucci, nell’omonima località di Peschici e quello di Manaccora, situato sulla punta della Baia di Manaccora. Famoso anche il Trabucco Punta della Testa a Vieste, il trabucco più ad oriente di tutto il Gargano. Questi sono solo alcuni di tutti Trabucchi disseminati lungo la costa del Gargano e oggi tutelati dall’ente Parco.  Non perdete l’occasione di visitarli durante una vacanza sul Gargano. Nel tratto tra Peschici e Vieste se ne contano addirittura ben 36.

Se siete veri amanti del mare, apprezzerete sicuramente una gita fuori porta alle Isole Tremiti, un vero angolo di paradiso tutto italiano. Situate a 12 miglia marine al largo della costa garganica, a circa 1 ora di navigazione da Vieste, ogni anno queste isole lasciano a bocca aperta migliaia di turisti: piccole calette di roccia, faraglioni, grotte marine e un mare che non ha niente da invidiare a quelli caraibici. La riserva marina comprende le isole di San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa. San Domino è quella più turistica, mentre San Nicola è l’isola quella più storica e forse anche la più affascinante. Le altre sono per lo più dei grandi scogli e completamente disabitate, ma non per questo meno interessanti. Un giro dell’isola in barca vi permetterà di scoprire le meravigliose coste delle Isole Tremiti e raggiungere le calette più belle. Per raggiungere le Isole Tremiti basta imbarcarsi dai porti di Vieste, Rodi Garganico o Peschici su traghetti comodi e veloci con partenza giornaliera da Aprile a Ottobre.

 

UNA VACANZA ALL'INSEGNA DELLO SPORT SUL GARGANO

Tanti sono i modi per poter trascorrere il vostro tempo libero durante le vacanze nel Gargano. Si può iniziare praticando attività sportive ricreative e salutari: molte strutture ricettive di Gargano Ok sono dotate di piscine, campi da tennis e da calcetto, palestre e campi di pattinaggio, pallavolo e basket. Chi invece volesse provare l’ebbrezza di praticare sport tra le onde del mare garganico, vengono organizzati corsi di Surf e Kitesurf.

 

Per gli amanti dell’escursionismo, nelle strutture ricettive del Consorzio Gargano Ok non manca l’occasione di organizzare passeggiate per mantenersi in forma seguendo percorsi di Trekking ed Escursioni in Mountain Bike nei boschi della Foresta Umbra o lungo i tornanti e rettilinei che caratterizzano il promontorio garganico.

 

 

IN VACANZA SUL GARGANO CON I BAMBINI

Stai programmando una vacanza con la famiglia? Le spiagge del Gargano, in Puglia, sono ideali per i bambini: abbastanza larghe da permettere ai piccoli di girare in libertà, con sabbia morbida, perfetta per costruire castelli, e con fondali marini bassi per giocare in acqua in totale sicurezza.

 

A fare del Gargano una meta perfetta per una vacanza con i bambini sono però anche le tante strutture specializzate per i piccoli ospiti come quelle del Consorzio Gargano Ok. Gli hotel, i residence, i camping, i villaggi e gli agriturismi sono attrezzati per garantire il massimo del confort alle famiglie, offrendo servizi come baby sitter con personale esperto, miniclub, animazione, corsi sportivi per bambini, menù speciali per i piccoli e persino l’assistenza pediatrica. Il tutto abbinato a pacchetti ad hoc, con prezzi molto vantaggiosi per le famiglie. A questo si aggiungono il cibo sano, l’aria buona e le tante attività da praticare all’aria aperta con i più piccoli.