MONTE SANT'ANGELO

Un concentrato di storia e fede nel Gargano

Durante la vostra vacanza sul Gargano, non può mancare una visita alla città di Monte Sant’Angelo. Arroccata su una collina che si affaccia da un lato sul Tavoliere della Puglia e dall’altro sul Golfo di Manfredonia, è una località piena di fascino sia per la spiritualità che emana sia per la storia scritta tra le sue mura.

 

La storia della cittadina è indissolubilmente legata al culto dell’Arcangelo Michele, a cui è dedicato l’omonimo Santuario. La Sacra Grotta, detta anche Basilica Celeste, dove si colloca l’apparizione del Santo, è stata tappa obbligatoria per pellegrini e crociati diretti in Terra Santa diventando una delle mete di pellegrinaggio più famose e antiche al mondo.

 

Monte Sant’Angelo però non è solo fede e storia: circondato da paesaggi naturali, tra i più belli del Parco Nazionale del Gargano, la cittadina è anche un luogo ricco di tradizioni, folklore e tipicità gastronomiche.

 

Il Santuario di San Michele Arcangelo, costruito nel 493 d.C. dai Longobardi in corrispondenza della grotta in cui, secondo la leggenda, avvennero le apparizioni del santo (490, 492 e 493 d.C.), è il più celebre santuario dell’occidente latino dedicato all’Arcangelo Michele. Meta di pellegrinaggio da 15 secoli e tappa obbligata per i crociati che chiedevano al Santo la forza per affrontare il viaggio in Terra Santa, il Santuario è stato visitato anche da S. Francesco d’Assisi. Dal 2011 il Santuario è iscritto nella lista dei beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, entrando a far parte della schiera dei più autorevoli Beni Culturali del mondo, World Heritage List. La Grotta di San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo inoltre è l’unica italiana nella “top 10” delle Grotte sacre del mondo scelte nel 2014 dal National Geographic. All’interno del Santuario si possono visitare anche il Museo Lapidario, ovvero le Cripte che testimoniano l’antico passaggio alla Grotta di San Michele e nelle quali sono conservate opere di varie epoche rinvenute nel Santuario, e il Museo Devozionale, che raccoglie i doni lasciati dai pellegrini in segno di fede.

 

La gastronomia di Monte Sant’Angelo è rinomata in tutta Italia. La palma d’ora va sicuramente al mitico Pane di Monte Sant’Angelo, famoso oltre che per la bontà e le dimensioni epiche (la pagnotta può pesare fino a 6/7kg), per la sua durata che lo rende mangiabile anche a 8/9 giorni dalla sfornata. Vale la pena degustare però anche le tipiche ostie ripiene, farcite di mandorle e miele.

 

L’artigianato locale qui è fiorente. Di origine popolare, si è tramandato da generazione in generazione concentrandosi sulla lavorazione del legno, ferro battuto e pietra locale. Molto caratteristici sono gli utensili per la cucina come i “chucchiere” (mestoli, forchettoni, piatti ed altri soprammobili), ricavati dal robusto legno di olivo. Unica nel suo genere è la produzione di statue, in pietra locale, dell’Arcangelo San Michele autorizzata addirittura dal papa con apposita Bolla Papale.


Il rione Junno, sorto nel VI secolo intorno al famoso Santuario di San Michele Arcangelo, è il quartiere più antico di Monte Sant’Angelo. E’ costituto da case dai tetti a doppio spiovente e bizzarri comignoli, addossate le une alle altre e collegate tra loro tramite archi e scalinate. L’architettura spontanea di questo quartiere è la testimonianza del senso comunitario dell’antica struttura sociale.

 

Il Castello Normanno Svevo Aragonese svetta in posizione dominante, a pochi metri dalla Basilica. Costruito nell’800, è stato edificato per volontà dei Normanni per poi diventare dimora residenziale con gli Svevi e prigione con gli Angioini. Con gli Aragonesi è tornato alla sua originaria natura. Dall’alto del Castello potrete godere di una vista spettacolare che spazia dal Gargano sino al Golfo di Manfredonia, al Tavoliere e alle Murge.

 

Il Battistero di San Giovanni in Tumba è chiamato erroneamente Tomba di Rotari, per una sbagliata traduzione dell’epigrafe contenuta nel Battistero. Lo troverete camminando per i bianchi e stretti vicoli del Rione Junno. Non è ancora chiaro l’uso originario di questo monumento. Il Battistero, insieme all’annessa Chiesa di San Pietro e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, costituisce il Complesso monumentale di San Pietro.

 

Il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari del Gargano merita sicuramente una visita. Qui potrete ammirare gli attrezzi utilizzati una volta, oggetti legati al culto micaelico e strumenti della vita quotidiana.

 

La Chiesa di Santa Maria Maggiore è ritenuta da alcuni la cattedrale di Monte Sant’Angelo. In stile romanico – pugliese, insieme al Battistero di San Giovanni in Tumba forma il Complesso Monumentale di San Pietro. Di origine antichissima, fu ricostruita intorno alla metà dell’XI secolo da Leone, l’arcivescovo di Siponto. Al suo interno, troverete affreschi di scuola bizantina, tra i quali quello di San Michele Arcangelo con le vesti di dignitario bizantino.


Eventi

  • San Michele di maggio e i pellegrinaggi: l’8 maggio e il 29 settembre
  • Processione della spada dell’arcangelo: il 29 settembre
  • “Li fanoie d San Gssepp”: il 19 marzo



 

Le altre località