Località Gargano

PUGLIA

Molto più di una vacanza al mare

Definita dal New York Times come una delle regioni più belle in assoluto, lodata dal Lonely Planet che le ha assegnato il secondo posto nella top ten delle migliori destinazioni al mondo, la Puglia è una fra le mete mondiali più ambite per le vacanze estive e non solo.

 

Per carpirne le ragioni c’è solo una cosa da fare: buttarsi a capofitto in questa terra magica, capace di coniugare diversi tipi di vacanze grazie alle sue spiagge stupende, le affascinanti grotte marine, i borghi che sembrano usciti direttamente dalle fiabe, i luoghi della fede, i suoi poderosi castelli, le città d’arte e la sua tradizione gastronomica.

 

La Puglia riserva qualcosa di inaspettato per chiunque. Qualsiasi elenco stilato per indicare i luoghi più belli della Puglia non renderà mai giustizia e tutte le innumerevoli meraviglie che questa regione sa offrire.

 

Per questo, una volta compreso che la Puglia non è solo vacanza al mare, un consiglio: scegliete una zona per volta e visitatela a fondo. Non pensate che possa bastare una settimana per scoprire tutte le bellezze della Puglia. Piuttosto ci ritornate per la prossima vacanza.

 

Mare. Se sognate una vacanza al mare, sappiate che avete ben 784 km di costa, ai quali si devono aggiungere i circa 50 km delle Isole Tremiti, per un totale di 834 km. Dal Gargano a Salento potrete scegliere tra spiagge, scogliere e calette caratteristiche, bagnate da un mare limpido e cristallino.

 

Natura. Se desiderate una vacanza immersa nel verde, in Puglia non avrete che l’imbarazzo della scelta. La natura qui si rende protagonista, con il Parco Nazionale delle Murge, il Parco Nazionale del Gargano, la secolare Foresta Umbra, le meravigliose orchidee selvatiche, le saline e i laghi di Varano e di Lesina.

 

Storia. Per chi vuole fare un viaggio nella storia, la Puglia custodisce un patrimonio di luoghi che raccontano le antiche origini di questa terra: dalla preistoria alla Magna Grecia, dall’età imperiale al Rinascimento ai fasti del barocco leccese. Qui sono passati i Greci, i Romani, i Bizantini, i Normanni, gli Spagnoli e prima ancora diverse popolazioni indigene. Ognuna di esse ha lasciato la sua traccia. Tanti i siti riconosciuti di interesse storico e archeologico.

 

Fede e spiritualità. La Puglia è terra dalla forte spiritualità testimoniata da edifici religiosi di notevole pregio. Luoghi simbolo della fede sono Monte Sant’Angelo, con il celebre Santuario di San Michele Arcangelo, meta di tantissimi pellegrinaggi fin dal VI secolo per la Via Sacra Longobardorum, San Giovanni Rotondo, la città dove visse e morì Padre Pio, e la Basilica di San Nicola a Bari, luogo di pellegrinaggio per i fedeli ortodossi di tutto il mondo.

 

Folklore. Chi ama la tradizione e la musica popolare, invece, non può fare a meno di vivere le innumerevoli feste e sagre di paese che animano tutto l’anno la regione.

 

Borghi. Per godervi pienamente la Puglia, dovete conoscere i suoi borghi: paesi a picco sul mare come Vieste, Rodi Garganico, Peschici, Polignano a Mare, Gallipoli e Otranto, o gioielli nascosti nell’entroterra come Vico del Gargano, Ostuni, Cisternino, Alberobello, Monte Sant’Angelo, Locorotondo e Martina Franca. Perdersi nei labirinti dei loro centri storici è quasi magico.

 

Cibo. È uno dei punti di forza della Puglia. Qui la cucina è definita povera per l’utilizzo di ingredienti semplici e genuini, ma i piatti sono un’esplosione di gusto, di sapori e di odori, frutto di ricette che si tramandano di generazione in generazione. Senza dimenticare tutti i prodotti riconosciuti come presidi slow food!


Castel Del Monte, situato nel territorio di Andria, è considerato un geniale esempio di architettura medievale. Uno dei castelli più imponenti e misteriosi d’Italia.

 

Grotte di Castellana, tra le attrazioni più conosciute anche all’estero, sono uno spettacolo della natura scolpito nella roccia nel corso del tempo.

 

Trulli di Alberobello, simbolo della Puglia in tutto il mondo, sono riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

 

Valle d’Itria. Situata nel cuore della Puglia, si estende rigogliosa tra ampi uliveti, vigneti, masserie e i caratteristici trulli.

 

Le Isole Tremiti. Considerate le perle dell’Adriatico, sono un arcipelago formato da cinque isole, situato di fronte alle coste del Gargano. Uno scrigno di meraviglie naturali.

 

Grotte Marine del Gargano. Uno spettacolo incredibile, frutto dell’opera secolare del vento e del mare, da scoprire assolutamente con un’escursione in barca.

 

Foresta Umbra, l’area naturale protetta del Parco Nazionale del Gargano, che ospita diverse specie di alberi secolari, fiori di rara bellezza, tra cui le spettacolari orchidee selvatiche, piante ornamentali e animali esemplari.

 

Laghi di Varano e di Lesina. Situati nella costa Nord del Gargano, sono entrambi separati dal mare tramite un sottile lembo di terra.

 

Gargano. Lo splendido promontorio del Gargano è una delle aree naturali più rigogliose e sorprendenti di tutta la Puglia.

 

La penisola salentina. Si trova nella parte più meridiane della Puglia e ospita piccole e affascinanti cittadine di mare e spiagge meravigliose.

 

Barocco leccese. È un genere di baracco unico al mondo perché indissolubilmente legato alle qualità tipiche della pietra leccese.


 

Le altre località

GARGANO

Gargano, tutto un mondo da scoprire 

Dici Gargano e pensi “vacanze al mare”. E, infatti, con i suoi 170 km di litorale, dove si alternano spiagge, pinete, insenature, strapiombi, dune, faraglioni, calette e baie, questo è il paradiso per gli amanti dei paesaggi costieri. E poi, a qualche miglio dalla costa, le Isole Tremiti: perle incantate in un mare da vivere sopra, sotto e in ogni lato.

 

Il Gargano però non è solo mare. Per conoscerlo pienamente bisogna entrare nel cuore del Parco Nazionale del Gargano dove a lasciare senza fiato è la diversità dei paesaggi: dalla Foresta Umbra, la più grande foresta italiana di latifoglie, ai laghi di Lesina e Varano, separati dal mare da sottili lembi di terra, dai grandi altipiani carsici, ricchi di doline, alle bellissime grotte marine di cui è disseminata la costa, dalle meravigliose orchidee spontanee, che nel Gargano hanno la più alta concentrazione d’Europa, alle necropoli e ai siti archeologici che testimoniano l’importante passato di questa terra.

 

Esplorando questa terra, non vi sfuggiranno la radicata fede e la profonda spiritualità di cui è intriso il Gargano. Lo testimoniano le innumerevoli chiese e abbazie di notevole pregio, oltre ai luoghi che costituiscono i punti di riferimento per la chiesa di tutti i tempi, come i santuari di Monte Sant’Angelo e di San Giovanni Rotondo, mete di pellegrini da tutto il mondo.

 

Durante la vostra vacanza sul Gargano, per toccare con mano la vera anima di questa terra, non fate a meno di addentrarvi nei tanti pittoreschi caratteristici borghi. Arroccati sul mare o sui fianchi di un monte qui, tra i centri storici ricchi di storia, tradizioni e folklore, e con i sapori semplici ma intensi della gastronomia locale, vivrete esperienze davvero suggestive.

 

Dimenticate l’orologio e abbandonatevi a un viaggio lento perché sul Gargano c’è tutto un mondo da scoprire.

 

COSA VEDERE NEL GARGANO

 

La Foresta Umbra è il polmone verde del Parco Nazionale del Gargano, una selva millenaria che si estende a 800 metri di altezza e per oltre 10.000 ettari, con altissimi faggi, oltre 2500 specie botaniche e il 70% delle varietà di orchidee spontanee presenti in Europa. Qui regnano tassi, volpi, cinghiali, scoiattoli, caprioli, picchi e tante altre specie animali. Percorrete i 15 sentieri attrezzati e visitate il museo naturalistico.

 

Le Orchidee spontanee. Nel Gargano si trova una delle più alte concentrazioni europee di orchidee spontanee, che ogni primavera richiamano gli appassionati da ogni parte del mondo. Per ammirarle, esplorate soprattutto la Foresta Umbra, Bosco Quarto, Monte Civita e le sponde del Lago di Varano da metà aprile a fine maggio.

 

Trabucchi. Lungo il tratto di costa tra Vieste e Peschici vedrete giganteschi marchingegni a picco sull’acqua. Sono antichissimi sistemi di pesca con ampie pedane ancorate agli scogli e lunghe aste di legno, corde e carrucole.

 

Le Doline. Il promontorio del Gargano è ricco di doline, grandi depressioni carsiche, simili a piccoli crateri, generate dall’erosione degli agenti atmosferici. Tra queste c’è la Dolina Pozzantina, nel territorio di San Nicandro Garganico, la più grande d’Europa, e la dolina Centopozzi, a 2 km da Rignano Garganico, la terza più estesa in Europa.

 

Oasi agrumaria. Tra Rodi Garganico, Ischitella e Vico del Gargano c’è un’alta concentrazione di agrumeti: l’Arancia Bionda e il limone Femminello Igp del Gargano, il più antico d’Italia, sono presidio Slow Food.

 

Laghi di Lesina e Varano. Due paradisi ornitologici, perfetti per il birdwatching. Sono laghi costieri separati dal mare da dune sabbiose e ricche di vegetazione. Passeggiate sulle rive dei laghi al tramonto, attraversate le lagune in barca ed esplorate la lussureggiante natura di Bosco Isola e Isola Varano.

 

Siti archeologici e necropoli. Nel corso dei secoli il Gargano è stato luogo di passaggio per molte civiltà: ognuna di loro ha lasciato le proprie tracce. Da vedere la Grotta Paglicci, a Rignano Garganico, dove sono stati trovati reperti di arte parietale, scheletri, oggetti mobiliari e strumenti litici. Da visitare anche la località di Avicenna, a Carpino, probabilmente sede dell’antica Uria come mostrano la necropoli della villa romana e le terme. Tra gli altri siti d’interesse archeologico spiccano anche la Necropoli La Salata a Vieste, la Necropoli di Monte Saraceno a Mattinata e la Necropoli di Monte Pucci a Calenella.

 

Santuari e Abbazie. Molti gli itinerari religiosi che si possono fare sul Gargano, a partire dalla visita alle bellissime chiese. Su tutte la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto, a Manfredonia, del sesto secolo d.C, e la Cattedrale di Manfredonia. Da non perdere anche l’Abbazia di Pulsano complesso monastico edificato nel 591 d.C. intorno alla quale si trovano gli eremi di Pulsano, e l’abbazia di Calena a Peschici. A questi si aggiungono il Santuario di San Michele Arcangelo, a Monte Sant’Angelo e quello di San Pio a San Giovanni Rotondo, due delle mete religiose più frequentate in Italia.

 

Le Grotte Marine del Gargano. Se ne contano 128 nel tratto di costa tra Peschici, Vieste e Mattinata. Sono vere e proprie cavità create dal mare e dal vento, ognuna con una forma e colori diversi. Portano nomi bizzarri così come le hanno battezzate gli antichi pescatori. L’escursione si effettua ogni giorno dal 1° aprile al 31 ottobre.

 

Le altre località

CAGNANO VARANO

Dove la storia si intreccia con la laguna 

Una vacanza sul Gargano significa anche andare alla scoperta dei suoi suggestivi borghi. Tra questi merita sicuramente una visita Cagnano Varano, una ridente cittadina situata a Nord del Gargano caratterizzata da una posizione dominante sul suggestivo Lago di Varano che bagna una parte del suo territorio.

 

La tradizione popolare fa risalire le origini di questo paese all’antica città di Uria, la colonia romana scomparsa in seguito alle piene del Lago di Varano. Certo è che Cagnano Varano risulta essere uno dei primi centri abitati del Gargano. La storia racconta che nel Medioevo fu feudo di alcune famiglie che, di volta in volta, occuparono il Palazzo Baronale, detto anche Casale, un’antica fortezza normanna, ristrutturata più volte nel corso degli anni.

 

Terra di contadini e pastori, la storia di questa cittadina però è stata per molto tempo turbolenta a causa delle varie dominazioni subite. Ancora oggi sono visibili i resti delle antiche mura che proteggevano il centro dagli attacchi provenienti dal mare.

 

Cagnano Varano però è nota anche per la famosa Grotta di San Michele, una delle mete di pellegrinaggio più visitate in Puglia: si tratta di un santuario, situato a pochi km a ovest del centro abitato, dove la tradizione vuole che il Santo apparve ad alcuni abitanti del luogo prima di recarsi a Monte Sant’Angelo.

 

Da non perdere, durante la vostra tappa a Cagnano Varano, anche il centro storico, l’idroscalo “Ivo Monti”, la Chiesa Madre Santa Maria della Pietà e naturalmente il vicino Lago di Varano, considerato una delle più importanti risorse per il paese (significativa è la coltura di mitili e l’allevamento di anguille e capitoni). Per comprendere il legame storico che esiste tra gli abitanti di Cagnano e questa laguna, vi basterà visitare i cosiddetti “Pannoni”, le grotte artificiali situate accanto all’omonimo lago.

 

Il patrimonio storico. Il territorio di Cagnano è intriso di tracce risalenti al Paleolitico: le varie iconografie e gli affreschi che decorano alcuni edifici testimoniano gli insediamenti risalenti già all’epoca paleocristiana.

 

La spiaggia di Capoiale. È situata sulla lingua di terra che sorge tra il Lago di Varano e il Mare Adriatico, nella località di Capoiale, frazione balneare di Cagnano. Attraversando la Riserva Statale Isola Varano, con i suoi maestosi pini ed eucalipti, vi troverete ad affondare i piedi in una sabbia soffice e chiara, spiaggia ideale per trascorre una rilassante vacanza al mare.

 

La Riserva Statale Isola di Varano. E’ un’area di 145 ettari del Parco Nazionale del Gargano, tra il territorio di Cagnano Varano e di Ischitella, che si distingue per la sua fitta vegetazione a ridosso della duna costiera con maestose pinete di Pino d’Aleppo e di Pino Marittimo, eucalipti e una ricca macchia mediterranea. Un concentrato di biodiversità nel Gargano.


Grotta di San Michele. Situata a 3 km dal centro di Cagnano Varano, è una delle mete della fede più frequentate del Gargano, soprattutto durante la celebrazione di San Michele, che ricorre l’8 maggio. E’ qui, infatti, che, secondo la tradizione locale, l’Arcangelo Michele si fermò prima di recarsi a Monte Sant’Angelo per fissare la sua dimora. Risalente al Paleolitico, la Grotta ospita altari e affreschi che testimoniano la presenza dell’uomo, ma anche stalattiti e muschio che ricordano la sua natura carsica. Di particolare interesse al suo interno la Pila di Santa Lucia, una sorgente che raccoglie le acque dello stillicidio. Secondo la tradizione, intingendo le mani nell’acqua benedetta e passandole sulle palpebre, si guarisce dalle malattie degli occhi.

 

Il Centro Storico. Addentratevi tra i suoi stretti vicoli: noterete case bianche vicinissime, costruite in maniera tale da proteggere gli abitanti dai forti venti invernali. Qui sono ancora visibili i resti delle antiche mura medievali, tra cui l’Arco di San Michele e l’ingresso del Palazzo Baronale. Davvero caratteristico poi l’intero nucleo dell’abitato chiamato “Lu Caùt” che fino al 1600 costituiva il cuore di Cagnano. Il termine Caùt deriva dalla conformazione delle case che sembrano buchi (caùti) scavati nella roccia.

 

I Pannoni. Sono delle grotte artificiali scavate nel tufo, situate lungo il versante meridionale del Lago di Varano. Le loro origini sono antiche: al loro interno, infatti, sono stati trovati reperti risalenti all’Alto Medioevo. Nel tempo hanno assunto diverse funzioni: furono utilizzate come abitazioni, come luoghi di sepoltura e infine come deposito per i pescatori. Non è escluso che l’area sia stata frequentata in passato per la presenza di diverse sorgenti, tra cui l’omonima sorgente Pannoni e, a qualche centinaia di metri, la sorgente Bagno.

 

La Chiesa Santa Maria della Pietà. Situata nel centro storico del paese, è uno dei luoghi di culto più visitati da turisti e cittadini di Cagnano. Costruita fra il XV e il XVII secolo e consacrata nel 1676, presenta uno stile barocco con una maestosa torre campanaria che domina il paese. Al suo interno potrete ammirare numerose opere dall’elevato valore storico ed artistico.

 

San Nicola Imbuti. È situato lungo la riva occidentale del Lago di Varano, a circa 10 km da Cagnano Varano. Visto da lontano potrebbe sembrarvi un antico villaggio abbandonato, in realtà è un importante sito storico del Gargano. Chiamato così per la forma ad imbuto che si sviluppa verso il lago, la località fu prima sede di un Monastero Benedettino, tappa di molti pellegrini diretti a Monte Sant’Angelo, ma la sua importanza crebbe quando, nel secondo decennio del XX secolo, per contrastare gli attacchi provenienti dalla sponda opposta dell’Adriatico, vi fu realizzato I’idroscalo dedicato al tenente macchinista Ivo Monti. Il complesso di edifici in stile coloniale, oggi in stato di abbandono, fu utilizzato come base militare durante la prima e la seconda guerra mondiale e, per favorire il culto a tutto il personale dell’idroscalo, nel 1918-20 vi fu anche realizzata la Chiesa di Santa Barbara di cui oggi sono visibili pochi resti.

 

Museo del Territorio e della Cultura lagunare. Situato presso l’ex pesa di Bagno, dove un tempo avveniva la pesa del pescato, è stato inaugurato nel 2015 e ospita la collezione di reperti, documenti, fotografie e oggetti sul territorio di Cagnano e sulla cultura lagunare di Varano. Da qui partono anche le escursioni ai siti di interesse storico e naturalistico del Lago di Varano, tra cui l’antico villaggio di Pannoni, l’insediamento di epoca preistorica e tardoantica di Bagno, la grotta di San Michele di Cagnano Varano, l’Isola di Varano e i sentieri che ripercorrono gli antichi tratturi intorno al lago.


Eventi

  • Festa del SS. Crocifisso di Varano: 23 aprile
  • Fiera e Festa patronale di San Michele e San Cataldo: 7-10 maggio
  • Cagnano Living Festival: fine luglio
  • Festa della Madonna del Carmine: 16 luglio
  • Sagra del pesce: 13 agosto



 

 

Le altre località

CARPINO

Tra folk, storia e sapori del Gargano 

È un grazioso centro del Gargano situato tra il Lago di Varano e la Foresta Umbra. Il suo borgo antico, la cui origine risale all’incirca all’anno 1000, è uno dei più pittoreschi del Parco Nazionale del Gargano, rappresentando un tipico esempio di architettura garganica: irte stradine, vicoli stretti, case addossate le une alle altre con scalini che portano ai piani superiori.

 

Noto per la produzione di olio e delle fave, “presidiate” da Slow Food, la cittadina è diventata una meta popolare in Puglia grazie al Carpino in Folk, la manifestazione dedicata alla musica popolare del Gargano e alle sue contaminazioni. L’evento, si svolge ogni anno nella prima decade di agosto.

 

Carpino però suscita molto interesse anche dal punto di visto storico-culturale. Meritano una visita le numerose chiesette del centro storico, tra cui la trecentesca Chiesa di San Cirillo, che, ad eccezione del suo portale romanico, si presenta sotto forma barocca, e la Chiesa Madre, nel cuore del quartiere più antico del paese.

 

Il Carpino in Folk, che si tiene nella prima decade di agosto, è una manifestazione nata nella località garganica per preservare il patrimonio della musica popolare. Da oltre 20 anni l’evento anima l’estate con le musiche tradizionali del Gargano. Oltre ad attirare appassionati e tecnici del settore, questo festival costituisce un forte richiamo anche per i turisti attirati anche dagli ospiti illustri che partecipano.

 

La Riserva Naturale biogenetica Statale, istituita nel 1977, ricade nel territorio di Carpino e di quello della confinante Ischitella. E’ una riserva naturale protetta del Gargano che si estende per oltre 300 ettari di bosco e che è caratterizzata da valli e vallette che degradano verso il Lago di Varano. La flora si contraddistingue per la presenza, oltre che di lecci, anche di faggi, che raggiungono quote più basse rispetto alle loro condizioni, cerri, noccioli, lecci e farnetti. Ricca anche la fauna, caratterizzata dai più importanti mammiferi del Parco, come il gatto selvatico, il capriolo e varie specie di uccelli. Nella riserva scorre il torrente Romondato, che sfocia nel mare Adriatico nel territorio di Rodi Garganico.


Il Castello sorge sul punto più alto di Carpino. Fu costruito dai Normanni tra il 1150 e il 1160 e restaurato ed ampliato poi dagli Svevi. Di esso oggi resta solo l’antica torre, sovrastata da una costruzione cilindrica perché la parte restante della costruzione è stata adibita ad uso di civile abitazione.

 

Le Grotte di Minutillo, situate a pochi chilometri dal centro abitato di Carpino, sono di grande interesse storico-naturalistico. Sono una ventina di cavità carsiche nelle quali sono evidenti i segni di civiltà medievale. Alcune sono inesplorate.

 

Siti archeologici. Intorno al 1950 la zona di Carpino fu oggetto di studi e scavi archeologici per ritrovare ciò che restava della civiltà Uria. Durante questi scavi furono trovate molte monete, scheletri, ceramiche, utensili agricoli e preziosi, oggi custoditi in vari musei d’Italia e d’Europa.


Eventi

  • Festa patronale di San Cirillo: il 18 maggio
  • Festa delle Ginestre: nel mese di maggio
  • Carpino in Folk: prima decade di agosto
  • Sagra dell’Olio d’oliva e delle fave: nel mese di agosto
  • Festa di San Rocco: 16 agosto
  • Festa della Madonna: nel mese di ottobre



Le altre località

FORESTA UMBRA

Vacanze nel cuore verde del Gargano

Siete indecisi tra una vacanza al mare oppure in montagna? Il Gargano scioglie ogni dubbio. Se pensate, infatti, che questo territorio sia solo mare cristallino e spiagge dorate, vi sbagliate. Nel Parco Nazionale del Gargano, in Puglia, c’è un’area che arriva fino a 832 metri di altitudine e che si estende per oltre 10.000 ettari di superficie, tanto da essere soprannominata il polmone verde del Gargano.  È la millenaria Foresta Umbra, una riserva naturale protetta posta nella zona centro-orientale del Gargano, che vanta una ricca e antica vegetazione, talmente fitta da essersi guadagnata il nome di “Umbra”.

 

La Foresta Umbra è una delle foreste meglio conservate d’Italia, oltre ad essere considerata la faggeta più bassa d’Europa. Qui i faggi, infatti, si trovano a quote molto più basse dei classici 800 metri, merito questo delle particolarissime condizioni climatiche del Gargano.

 

Visitarla lascia davvero senza parole. È incredibile come a soli 15 km dalle dorate spiagge del Gargano, ci si ritrova in un ambiente a parte, quasi montano. Questo è il regno degli amanti della natura, del trekking, del ciclismo, ma anche degli appassionati di fotografia che, con i colori della foresta che mutano di stagione in stagione, qui realizzano scatti fantastici.

 

Potete ammirarla come più vi piace: a piedi, percorrendo uno degli affascinanti sentieri predisposti, con escursioni in trekking, pedalando in mountain bike, o fermandovi semplicemente ad ascoltare i suoni della foresta e dei suoi abitanti: caprioli, cinghiali, faine, picchi e tanti altri.

 

La Flora della Foresta Umbra vanta oltre 2000 specie vegetali, tanto da far attribuire al Gargano l’appellativo di giardino botanico. Nella zona alta della foresta predominano i Faggi, in quella intermedia Cerri e Querce e in quella bassa i Lecci. A queste specie si aggiungono anche il Farnetto, la Roverella e specie nobili come l’Acero o Palo, il Carpino bianco, l’Acero campestre, l’Acero montano, l’Orniello e il Tasso.

 

La Fauna della Foresta è ricchissima di specie animali che qui trovano il loro habitat naturale. Alcuni sono specie comuni come cinghiali, caprioli, donnole e picchi, altre rare come daini e gatti selvatici. Girando per la Foresta, vi capiterà inoltre di incontrare volpi, ricci, scoiattoli, martore, mufloni e rapaci come il gufo reale, il falco pellegrino e l’astore. Ricordatevi sempre che quella è la loro casa. Gli ospiti siete voi, quindi comportatevi come tali.

 

Un pic-nic nella Foresta Umbra è un’esperienza da non perdere durante le vacanze sul Gargano. Grazie alle apposite aree attrezzate è possibile trascorre un’allegra giornata nel rispetto della natura, pranzare circondati solo dalla rigogliosa vegetazione, rilassarsi i tra gli armoniosi suoni degli animali che popolano la foresta o trovare refrigerio dal caldo estivo.

 

Le Orchidee selvatiche colorano e profumano intensamente il pittoresco sottobosco della Foresta Umbra. Si conta, infatti, che su circa 230 specie presenti complessivamente in Italia (circa 500 in Europa), ben 85 specie, appartenenti a 17 generi diversi, si trovano proprio nella Foresta Umbra. Per ammirarle, basta addentrarsi nella Foresta Umbra da aprile a fine maggio.

 

La Foresta Umbra è attraversata da 15 sentieri realizzati dal Corpo Forestale dello Stato. Tra questi potrete scegliere quello più adatto a voi, in base al tempo a disposizione e alla vostra resistenza fisica.


Il Laghetto di Cutino, meglio conosciuto come Laghetto d’Umbra, è un lago artificiale popolato da numerose forme di vita animale: pesci gatto, pesci rossi, rane, rospi, tartarughe e anatre. Una vera oasi di pace, dai colori diversi a seconda del tempo e della stagione.

 

Il Centro Visitatori è il punto di riferimento per chi arriva in Foresta Umbra. Qui troverete il museo naturalistico e una zona esterna che illustra l’attività tradizionale dei boscaioli e dei carbonai. Al Centro Visitatori inoltre potrete noleggiare le mountain bike e acquistare la carta dei sentieri, una guida per scoprire i segreti del luogo simbolo del Parco Nazionale del Gargano.

 

Il Museo naturalistico, nell’area del Centro Visitatori, presenta una sezione dedicata alla flora, una sezione archeologica, dove sono esposti una serie di manufatti risalenti al paleolitico e al neolitico, ed una sezione dedicata alla fauna garganica, con più di 200 animali imbalsamati che vivono nel Parco. È aperto dalla Domenica delle Palme fino al 4 ottobre, dalle ore 9.00 alle 18.00.

 

La Riserva dei daini si trova in una zona recintata a pochi metri dal Centro Visitatori. Qui potrete dare da mangiare ai meravigliosi esemplari con i chicchi di granturco acquistati al museo. Saranno loro stessi ad avvicinarsi perché riconoscono il sacchetto del mais. Ideale per stimolare l’interesse dei bambini.

 

Gioca bosco è un’area ludico-didattica allestita all’interno della Foresta e destinata ai piccoli. Qui i bambini possono giocare nel bosco e col bosco. L’area, infatti, è stata pensata come un nuovo modo di proporre ai piccoli visitatori l’ambiente forestale, puntando anche sulle sensazioni emotive.


Eventi

  • Umbra Forest Folk: a luglio



 

 

Le altre località

ISCHITELLA

Vacanze tra storia e cultura del Gargano

Per apprezzare pienamente una vacanza sul Gargano, bisogna scoprire i suoi paesi. Tra i centri che meritano assolutamente una visita c’è Ischitella, un caratteristico borgo dalle origini molto antiche, come testimoniano le sue mura.

 

Situato sul versante Nord del Gargano, il paese sorge su una collina di ulivi e macchia mediterranea a circa 300 metri sul livello del mare, da cui domina il mare Adriatico e il Lago di Varano, posizione che in passato ha dato al centro il ruolo di postazione difensiva.

 

Ischitella fu, infatti, un’antica fortezza sveva di cui oggi restano le porte di accesso al centro storico e il Castello del 1600. Di notevole interesse artistico la chiesa romanica di Sant’Eustachio e il Convento di San Francesco sul cui selciato spicca il famoso albero di San Francesco caratterizzato, come vuole la leggenda, dalle radici al posto delle foglie.

 

Da non perdere il borgo antico di Ischitella, chiamato “La Sottana”, che si distingue dalla parte più nuova chiamata invece “Ponte”. Entrando vi imbatterete in un groviglio di stradine strette e angoli incantevoli che racchiudono secoli di vita e di storia. Qui troverete anche la casa di Pietro Giannone, il celebre giurista e storico vissuto a cavallo tra il XVII e il XVIII, a cui Ischitella ha dato i natali.

 

Tutto il territorio di Ischitella è costellato di sorgenti tra cui “La Grotta del Tasso”, “La Fontana”, “L’Acqua delle Anitre” e “Le Fontanelle”, ma ve ne sono tantissime altre. Non vi sfuggirà lo splendido panorama visibile dal centro abitato: la vista spazia dalle colline circostanti al mare Adriatico fino, alle Isole Tremiti e al Lago di Varano e, se il cielo è particolarmente limpido, fino alla costa croata e a quella abruzzese.

 

Il Centro Storico è molto caratteristico, formato da stradine strette e case bianche spesso costruite sulla roccia e a terrazza che “guardano” al mare. E’ dominato dall’antico Castello.

 

Il Patrimonio archeologico. La località di “Civita”, situata nel territorio di Ischitella, è stata dichiarata zona di interesse archeologico. Posta sui fianchi di Monte Civita, sul lato sud del centro abitato di Ischitella, è considerata una miniera della storia garganica. Qui, infatti, si estende una vasta necropoli, con tombe definite a “bisaccia” risalenti secondo gli studi a un periodo compreso tra il V e il IV secolo a.C.. La necropoli, secondo gli esperti, rivelerebbe una presenza dei Sanniti e di guerrieri etruschi. Suggestivo il panorama che si può ammirare dalla sommità del colle.

 

Isola di Varano. E’ la Riserva Naturale compresa nel Parco Nazionale del Gargano che si sviluppa per un’estensione di circa 150 ettari, tra i comuni di Cagnano Varano e quello, appunto, di Ischitella, costituita da una pineta di pini d’Aleppo. Un vero e proprio scrigno di biodiversità nel Gargano.


L’antico Castello, oggi conosciuto con il nome di Palazzo Ventrella o Palazzo Pinto, costruito nel XII secolo, fu distrutto da un terremoto nel 1649 e interamente ricostruito nel 1714 dal principe Francesco Emanuele Pinto, da cui ha poi preso il nome. Rimane visibile, in stile medievale, solo un piccolo frammento tondeggiante, situato nella parte sud del palazzo. I saloni all’interno del Castello hanno ricche decorazioni sui soffitti.

 

Il Convento di San Francesco conserva il monumento al principe Pinto ed interessanti affreschi del trecento. Sul sagrato c’è il famoso albero con le radici al posto delle foglie, che lo vuole miracolosamente germogliato dal bastone che San Francesco D’Assisi, passando per Ischitella mentre si recava in pellegrinaggio a Monte Sant’Angelo, piantò in terra quando s’inginocchiò per pregare. Ancora oggi, seppure secco, l’albero attira la curiosità di molti fedeli e turisti.

 

La Chiesa di Sant’Eustachio fu eretta nel settecento dal principe Pinto sulle rovine della porta grande della città crollata dopo il terremoto. Inoltre la chiesa di Sant’Eustachio è collegata al castello Ventrella tramite dei cunicoli segreti, permettendo così ai nobili del tempo di potersi spostare senza essere visti dalla popolazione. All’interno della chiesa sono presenti le statue di San Eustachio, Patrono di Ischitella, di sua moglie e dei suoi figli.

 

L’Abbazia di San Pietro de Cripta Nova o in Cuppis (dal termine latino che vorrebbe dire “tra le colline”) situata appena fuori del centro abitato, è di epoca romana: di essa si parla già nel 1058 in un documento di Papa Stefano IX. Ora purtroppo sono visibili solo le mura perimetrali.

 

La Chiesa di Santa Annunziata, meglio conosciuta come Chiesa del SS. Crocifisso di Varano, costruita nel X secolo e ampliata nel XVI secolo, è situata sulle rive del Lago di Varano. Al suo interno è conservato un crocifisso ligneo risalente al 1300, a cui gli abitanti sono molto devoti. Secondo la leggenda nel 1509, in un periodo di grave siccità, si fece una processione e il 23 di aprile una pioggia benedetta salvò i raccolti. Da allora il 23 di aprile di ogni anno si ripete la processione e si svolge una suggestiva festa popolare.

 

Il Torrente Romandato si sviluppa interamente nel letto, ora prosciugato, di un antico fiume ed è considerato il “Canyon” del Gargano. Lungo questo percorso, creato nel corso dei millenni dalla forza erosiva del torrente, si può leggere la storia geologica del Gargano. Il sentiero è ricco di noduli di selce e di fonti di acqua sorgiva. La rigogliosa vegetazione assume l’aspetto di una ”galleria“, quasi a voler proteggere questo scrigno di biodiversità.


Eventi

  • Festa del SS. Crocifisso di Varano: 23 aprile
  • Festa di San Eustachio, Patrono di Ischitella: 20 maggio
  • Festa dell’Assunta e di San Rocco: 15-16 agosto
  • Processione delle barche a Foce Varano: 23 agosto
  • Premio nazionale di Poesia nei dialetti d’Italia Pietro Giannone: agosto



 

 

Le altre località

ISOLA DI VARANO

Un’oasi della natura tra mare e lago

Non è facile trovare un ambiente così suggestivo in cui trascorrere le vacanze sul Gargano: da una parte 10 chilometri di spiaggia di sabbia finissima bagnata dal mare e abbracciata da verdi e profumate pinete, dall’altra, a solo un chilometro di distanza, gli affascinanti panorami del Lago. In mezzo un vero scrigno di biodiversità naturale del Parco Nazionale del Gargano. E’ l’Isola di Varano, l’istmo che divide il Lago di Varano dal Mare Adriatico, a nord del Gargano.

 

Questo sottile lembo di terra ospita la Riserva naturale statale Isola di Varano, un’area di 145 ettari che si distingue per la sua fitta vegetazione a ridosso della duna costiera: protagonisti di questo meraviglioso ambiente naturale sono le pinete di Pino d’Aleppo e Pino Marittimo, molti dei quali contorti dalla brezza marina, e gli eucalipti maestosi che dominano il ricco sottobosco tipico della macchia mediterranea tra cui spicca rosmarino, ginestrino, mirto, filifera, strappabraghe, cisti e asparago.

 

Qui trovano rifugio molte specie animali, quali la volpe, il riccio e la lepre. Tanti anche gli esemplari di uccelli presenti lungo questo cordone di terra: la tortora, l’upupa, il falco, il rigogolo e la beccaccia; mentre tra gli uccelli acquatici l’airone cinerino, rosso o bianco, la garzetta e anatre di svariate specie. Numerose sono anche le specie migratorie che in diversi periodi dell’anno trovano nella Riserva Naturale Isola di Varano un habitat ideale.

 

Meta ambita per gli appassionati di trekking e per gli amanti del birdwatching, il modo migliore per godere delle meraviglie di questo luogo è solo uno: a piedi.

 

La lunghissima spiaggia, oltre 10 km di sabbia finissima, abbracciata dalla rigogliosa Pineta.

 

Il Lago di Varano, il più grande lago dell’ Italia meridionale.

 

Il sito di San Nicola Imbuti, visibile lungo la strada che collega Cagnano Varano al Lago di Varano, fu un’importante base militare durante le guerre mondiali e prima ancora insediamento di monaci benedettini.

 

La Grotta di San Michele è situata su un promontorio a tre chilometri dal centro di Cagnano Varano. Qui, secondo la tradizione popolare, apparve l’Arcangelo Michele.


Eventi

  • Festa del SS. Crocifisso di Varano: 23 Aprile
  • Festa patronale di San Michele e San Cataldo a Cagnano Varano: dal 7 al 10 maggio
  • Sagra del Pesce a Cagnano Varano: 13 agosto



 

 

Le altre località

ISOLE TREMITI

Un angolo di paradiso nell’Adriatico 

Una vacanza sul Gargano non può dirsi completa senza aver visitato le Isole Tremiti. Definite le “perle dell’Adriatico”, si trovano a circa 12 miglia dalla costa del Gargano e sono uno scrigno di incredibile bellezza tutto da scoprire.

 

L’arcipelago, riserva marina protetta del Parco Nazionale del Gargano, è formato da cinque isole. La più grande è San Domino, l’isola che ospita anche la maggior parte delle attività ricettive. San Nicola invece, abitata da vari ordini di monaci per quasi 1000 anni, oggi è il centro amministrativo dell’arcipelago. Capraia (o Caprara), completamente disabitata è nota per la ricchezza dei suoi fondali. Cretaccio, poco più che uno scoglio, è la più piccola isola dell’arcipelago incastonata proprio accanto a San Domino. L’isola di Pianosa è la più lontana, circa 11 miglia di distanza dalle altre, ed è riserva marina integrale.

 

La natura incontaminata, l’acqua cristallina e la varietà dei colori dei fondali di queste isole attirano ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo. Ma a rendere l’arcipelago una tappa irresistibile è anche il fascino della sua storia che si perde tra mito e leggenda. Si racconta, infatti, che le isole siano nate per mano dell’eroe Diomede che buttò in mare cinque massi portati con sé da Troia che riemersero sotto forma di isole. La leggenda vuole anche che Diomede fu sepolto alle Isole Tremiti e che i suoi uomini siano stati trasformati dalla dea Afrodite in uccelli marini, detti “diomedee”, che ancora oggi con il loro canto continuano a piangere la morte del loro capo. Ecco perché le Isole Tremiti sono chiamate anche “Isole Diomedee“.

 

Per raggiungere le Isole Tremiti basta imbarcarsi dai porti di Vieste, Rodi Garganico o Peschici su traghetti comodi e veloci con partenza giornaliera.

 

San Nicola, pur non essendo la più grande isola dell’arcipelago, è quella che racchiude in sé tutta la storia e il mito delle Tremiti. Nei secoli si succedettero comunità di monaci che diedero vita al pittoresco centro storico che si vede ancora oggi. A testimoniare il passato politico, economico e spirituale ricchissimo di questa isola è l’imponente Abbazia di S. Maria a Mare, ricca di opere di straordinaria bellezza. L’isola fu adibita a colonia penale e a confino già ai tempi dell’impero romano: vi visse e vi morì anche la nipote dell’imperatore Augusto, Giulia, cacciata da Roma per aver tradito il marito. Fino al secolo scorso inoltre qui scontarono la loro condanna prigionieri politici antifascisti, come Sandro Pertini. Unica isola ad essere abitata anche in inverno, qui si continua a parlare ancora un dialetto molto simile al napoletano, come ai tempi in cui la Puglia e il Gargano erano sotto l’influsso del Regno delle Due Sicilie.

 

San Domino è l’unica delle cinque ad essere completamente ricoperta da macchia mediterranea ed è anche l’unica in cui le auto possono avere accesso, ma solo quelle dei residenti. Durante il ventennio fascista fu una colonia penale per omosessuali.

 

Capraia è l’isola più grande dell’arcipelago dopo San Domino e anche la più selvaggia. Completamente disabitata, è una distesa di arbusti di vario tipo tra cui spiccano le piante dei capperi, da cui ha origine un altro nome dell’isola: Capperaia. I suoi fondali, ricchi di vegetazione e di pesci, ospitano la famosa statua sommersa di Padre Pio e sono la meta perfetta per lunghe immersioni di snorkeling. Tra le sue baie, c’è l’Architiello, un’opera d’arte naturale che racchiude un laghetto verde smeraldo. Se siete con la vostra dolce metà, scambiatevi un bacio sotto questo arco: si dice che ci si amerà per tutta la vita.

 

Cretaccio, l’isola più piccola delle Tremiti, è una specie di grande scoglio che spunta tra San Domino e San Nicola a qualche centinaio di metri di distanza. Disabitata e arida, è l’isola che più si presta a diventare teatro di leggende. Una di queste vuole che su Cretaccio si aggiri, soprattutto durante le notti più tempestose, il fantasma di un detenuto evaso da una colonia penale e qui decapitato. Accanto a Cretaccio, c’è lo scoglio la Vecchia, chiamata così perché sempre secondo le leggende, appare il fantasma di una vecchia intenta a filare.

 

Pianosa, a una ventina di chilometri dalle altre isole, è l’isola più misteriosa dell’arcipelago. È una riserva marina integrale, con divieto di approdo, navigazione e balneazione entro i 500 metri dalla costa, ed è raggiungibile soltanto previa autorizzazione per ragioni di studio e ricerca.

 

I fondali marini delle Isole Tremiti fanno di questo arcipelago il paradiso dei sub. Si possono avvistare decine di specie ittiche. I fondali inoltre sono ricchi di relitti, tesori nascosti datati fino al I secolo a.C. L’acqua cristallina rende visibili spugne colorate, stelle marine, anellidi colorati, anemoni e la gorgonia rossa. Se fate il bagno un po’ a largo, potrete imbattervi anche in tartarughe marine e delfini.


Un giro dell’isola in barca permette di scoprire le meravigliose coste delle Isole Tremiti: un susseguirsi di vertiginose scogliere, calette e insenature di rara bellezza, grotte marine, archi di roccia e faraglioni scolpiti dal mare. Durante il tour ammirerete la grotta del Bue Marino, la Grotta delle Viole, la Grotta delle Rondinelle oltre alle opere rocciose realizzate da mare e vento come lo Scoglio dell’elefante, la Ripa dei Falconi o la Punta del Diavolo. Ed è solo via mare che si raggiungono le calette più belle, come la meravigliosa Spiaggia dei Pagliai a San Domino.

 

L’Abbazia di Santa Maria a Mare a San Nicola è un capolavoro di arte medievale che dall’alto domina tutta l’isola. Costruita dai Benedettini nel 1045, è stata modificata nel Quattrocento su commissione dei canonici Lateranensi. La chiesa custodisce diversi gioielli d’arte tra cui sull’altare maggiore, un polittico ligneo di scuola veneziana del ’400, un bellissimo Crocifisso su tavola del sec. XII, una statua lignea di un metro rappresentante la Vergine Maria con il Bambino Gesù e il “Pavimento di mosaico”.

 

La Tomba di Diomede viene chiamata così una tomba ellenica a pianta circolare situata nell’isola di San Nicola. Si trova nella campagna, dietro al centro abitato dell’isola. Non aspettatevi di trovare una lapide con epitaffio, ma secondo la leggenda e qui che Diomede è stato sepolto e un’insegna lo indica.

 

La Statua di Padre Pio è attualmente la più grande statua sottomarina del mondo. Realizzata dallo scultore foggiano Domenico Norcia, fu collocata nel 1998 nei pressi dell’isola Capraia e posta a circa tredici metri di profondità. Le sue dimensioni sono davvero imponenti: 3 metri di altezza, per un peso di 12,25 quintali più 110 quintali di basamento! Per ammirarla basta fare un’immersione in quel punto.


Eventi

  • Festa del mare per ricordare l’istituzione della riserva marina: 4 luglio
  • Festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria: 15 agosto
  • Festa patronale in onore di S. Assunta: 16 agosto
  • Corteo storico: 16/18 agosto
  • Festa di San Nicola di Mira: 6 dicembre



 

 

Le altre località

LAGO DI VARANO

Tra meravigliosi paesaggi naturali e misteriose leggende 

Il fascino del Lago di Varano è la dimostrazione che una vacanza sul Gargano va molto oltre l’azzurro del mare e il verde della Foresta. È situato sulla costa settentrionale del Gargano ed è il maggiore lago costiero italiano e il più grande dell’Italia meridionale.

 

Tradizionalmente viene chiamato lago, ma in realtà è una laguna: alimentato da molte sorgenti di acqua dolce provenienti dai monti vicini, è separato dal Mare Adriatico attraverso un lembo di terra lungo appena un chilometro, denominato Isola di Varano, ma comunica con esso attraverso due canali: il Canale di Varano e il Canale di Capoiale.

 

Famoso per la pesca delle anguille e dei mitili e per il numero di uccelli acquatici che vi vivono, come anatre, aironi, fenicotteri e cormorani, il Lago di Varano è un vero paradiso per i pescatori del posto che ogni giorno con loro sandali (le tipiche imbarcazioni locali) animano la silenziosa immobilità del Lago, diventando anche loro parte di paesaggi lacustri davvero affascinanti.

 

Con un’escursione in barca sul Lago di Varano, si possono ammirare scenari di rara bellezza: le sponde ricoperte di ulivi secolari e ricchi di grotte e sorgenti naturali, il Crocifisso che emerge dalle acque in mezzo al Lago e la chiesetta della SS. Annunziata posta sulla riva orientale del Lago, dove è custodito un bellissimo Crocifisso del 1330 venerato dagli abitanti di Ischitella e dei comuni limitrofi. Per scoprire le bellezze paesaggistiche e selvagge di questo luogo è possibile anche percorrere il lungolago a piedi o in bicicletta.

 

Durante la Seconda Guerra Mondiale il lago di Varano fu utilizzato come base d’appoggio per sommergibili e idrovolanti impegnati in azioni belliche nell’Adriatico.

 

Un’escursione in barca per godervi il fascino del Lago di Varano: scoprirete le rive del Lago ricche di grotte e sorgenti naturali, ammirerete il suggestivo Crocifisso che emerge dalle acque del Lago, fino ad arrivare al Santuario del Crocifisso di Varano, dove potrete attraccare per visitare la chiesetta e conoscere la sua storia.

 

Percorrere il lungolago a piedi o in bicicletta per scoprire le bellezze paesaggistiche e selvagge di questo luogo.


La Chiesa dell’Annunziata, conosciuta con il nome del SS. Crocifisso, sorge sulla sponda orientale del Lago di Varano. Un’antica leggenda vuole che questa chiesetta, esistente già nel XVI secolo, sia l’unica testimonianza della città di Uria, sepolta dal mare per punizione divina. Al suo interno è custodito un bellissimo crocifisso ligneo risalente al 1300, al quale gli abitanti della zona attribuiscono poteri miracolosi: nel 1509, in un periodo di grave siccità, si fece una processione e il 23 di aprile la pioggia venne a salvare i raccolti. Da allora la processione viene ripetuta ogni anno, lo stesso giorno, nell’ambito di una suggestiva festa popolare.

 

Il Crocifisso che emerge dalle acque si può ammirare sulla parte orientale del Lago di Varano, nei pressi della riva su cui sorge la Chiese dell’Annunziata.

 

Il tramonto sul Lago di Varano è uno spettacolo che stupisce sempre perla ricchezza di riflessi dalle diverse sfumature.

 

Il sito di San Nicola Imbuti, situato lungo la strada che collega Cagnano Varano al Lago di Varano, fu prima insediamento di un Monastero Benedettino, nel 1058, e luogo di passaggio di molti pellegrini diretti a Monte Sant’Angelo, poi, durante la prima e la seconda guerra mondiale, fu sede di un idroscalo militare dedicato a Ivo Monti. Qui si svolgevano tutte le attività necessarie in una base militare, dai dormitori agli uffici, dall’addestramento dei piloti alla riparazione di idroplani. Di notevole importanza strategica soprattutto nel conflitto Italo-Austriaco, dopo le guerre la base militare cadde in disuso fino ad apparire oggi in stato di totale abbandono.


Eventi

  • Festa del SS. Crocifisso di Varano: 23 Aprile
  • Festa del SS. Crocifisso con processione delle barche sul Lago: 23 Agosto



 

 

Le altre località

LESINA

Lesina, tra mare, bosco e laguna

Adagiata su una piccola penisola della sponda meridionale del Lago di Lesina, una delle più grandi lagune del Mediterraneo, Lesina è la porta settentrionale d’accesso al Gargano.

 

Frequentata fin dalla preistoria, come testimoniano i tanti reperti delle diverse epoche ritrovati nella zona e nelle acque della laguna, il borgo venne fondato da un gruppo di pescatori dalmati attirati dalla pescosità della laguna, prima di essere occupato dai greci e dai romani, per poi diventare anche meta di rifugio degli abitanti di Lucera e delle Isole Tremiti. Dal 1254 fino al ‘500 fu anche un importante centro religioso perché sede vescovile.

 

Oggi la cittadina conserva il suo fascino storico sia nel borgo antico, con l’imponente Cattedrale dedicata alla Santissima Annunziata e il Palazzo vescovile risalente al ‘200, ma anche fuori dal paese con i resti dell’Abbazia di Santa Maria Ripalta, nei pressi del fiume Fortore, il sito delle “Pietre Nere”, il complesso di rocce vulcaniche risalenti al triassico e la suggestiva Isola di San Clemente che con la bassa marea affiora dal lago.

 

La vera ricchezza della cittadina però è costituita dallo straordinario patrimonio naturalistico che occupa l’intera parte orientale del Lago di Lesina e che dal 1981 costituisce “Riserva Naturale di Ripopolamento Animale” divenendo di fatto un’oasi di protezione faunistica e rappresentando, con la sua superficie di 930 ettari, parte integrante del Parco Nazionale del Gargano.

 

A cinque minuti di auto dalla cittadina c’è Marina di Lesina, la località affacciata direttamente sul mare Adriatico e meta di vacanze nel Gargano. Attrezzata con hotel, campeggi, villaggi turistici e parchi acquatici Marina di Lesina è stata ripetutamente premiata tra le località turistiche italiane per la purezza delle sue acque.

 

Lesina è una tappa obbligata anche per gli amanti dei sapori del Gargano e dei suoi prodotti tipici. Vive nel Lago di Lesina, infatti, la rinomata anguilla diventata presidio Slow Food e molto apprezzata da chef e nutrizionisti sia per i suoi elevati valori nutritivi che per il suo ottimo sapore.

 

La Laguna di Lesina è di sicuro la prima tappa di un itinerario turistico nel territorio di Lesina. Annoverata ufficialmente tra i laghi d’Italia, le sue acque hanno una conformazione molto simile a quella del mare, nonostante in essa sfocino diversi torrenti di acqua dolce. Rappresenta una particolarissima zona naturale e ornitologica con più di 20mila individui di volatili e circa 200 specie che trovano nutrimento nelle sue acque tra cui Germani Reali, Fenicotteri Rosa, Cavalieri d’Italia, Folaghe, Aironi, Garzette ecc. Da non perdere il tour panoramico della laguna a bordo del “sandalo”, l’imbarcazione tradizionale usata nel passato per attraversare la laguna.

 

Centro Visite-Acquario della Laguna di Lesina merita sicuramente una visita. Al suo interno si potranno osservare un acquario delle specie ittiche lagunari, con 14 vasche, il primo in Europa d’acqua salmastra, una parte museale dedicata agli aspetti naturalistici che caratterizzano il territorio e la laguna, e una sezione etnografica denominata “Casa del Pescatore” dedicata alla cultura della comunità lesinese, ai suoi costumi e alle sue tradizioni. Gli appassionati di pesca sportiva potranno praticare escursioni guidate o prendere parte a diverse battute di pesca per raffinare la propria tecnica. Il centro visite si può visitare dal martedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 13.00 e il sabato e la domenica dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00.


L’isola di San Clemente affiora dal lago con la bassa marea, con la caratteristica croce posta per ricordare l’antica chiesa, offrendo uno scenario davvero suggestivo. E’ quello che resta di un antico monastero prima distrutto dai saraceni, poi ricostruito nel 1165 per volontà dell’Abate di San Clemente e infine sommerso dalle acque a causa di un maremoto. Si trova a circa 400 metri in direzione Nord da Lesina.

 

L’Abbazia di Ripalta  sorge in località Ripalta, una frazione di Lesina (da cui dista una decina di chilometri), tra la riva destra del fiume Fortore e il lago. Sede di una comunità di monaci cistercensi abruzzesi che vi si insediarono nel ‘200, qui nel 1255 fu costruita un’abbazia dove i monaci potevano lavorare i campi, pregare, scrivere manoscritti e produrre musica. Distrutta in parte dal terremoto del 1627, fu recuperata dai Celestini agli inizi del ‘700. Oggi di tutto quel complesso resta solo la Chiesa di Santa Maria.

 

La Cattedrale della Santissima Annunziata, in stile greco-romanico, è stata costruita tra il 1828 e il 1837 sulle rovine della Chiesa precedentemente destinata al culto dell’Annunziata che non aveva retto al terremoto del 1627. L’attuale chiesa presenta un’elegante facciata composta da colonne ad archi romanici. Merita una visita anche l’interno della chiesa dove si potranno ammirare degli splendidi affreschi del maestro napoletano Bocchetti Gaetano di Piedimonte d’Alife che narrano gli episodi più salienti della vita di Gesù.

 

L’ex Palazzo vescovile risale al ‘200 e, con la sua facciata e il suo portale artistico, costituisce uno dei più interessanti esempi di edilizia settecentesca a Lesina. Lo conferma la presenza dello stemma di Orazio Greco, riposizionato dopo la ristrutturazione avvenuta nel 1733 dopo il terremoto. Qui nel 663 d. C. si rifugiò il Vescovo di Lucera, in fuga dalle persecuzioni dell’Imperatore bizantino Costante II.

 

Pietre Nere, il complesso di rocce nere di formazione vulcanica, che risalgono al periodo del Triassico. Situato a Marina di Lesina è considerato un sito geologicamente raro e senza dubbio il più antico mai ritrovato nella regione Puglia.

 

Bosco Isola, la vasta lingua di natura lunga circa 18 km, che separa la laguna dal mare. La sua duna è delimitata dai due canali, Acquarotta e Schiapparo, che trasformano il lago di Lesina in una vera e propria Laguna. La sua flora è tipica della costa Adriatica, con querce, elci, cerase marine, pino d’Aleppo, rosmarino, ginepro, ma qui nascono e crescono anche piante rare come il “Cisto di Clusio”, presente solo nel territorio di Lesina. Non a caso l’intero Bosco Isola è oggetto di studio da parte di molti ricercatori ed esperti di botanica guadagnandosi l’appellativo di “grande laboratorio ecologico”.

 

La Chiesa di San Primiano Martire, Patrono della cittadina, situata nel centro del borgo antico di Lesina, in antichità apparteneva alla Confraternita del Santo Rosario.


Eventi

  • Festa del Patrono di Lesina San Primiano: dal 14 al 16 maggio
  • Festa di San Nazario: 28 luglio
  • Festa di San Rocco: 16 al 19 agosto
  • Sagra dell’Anguilla: mese di dicembre



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LIDO DEL SOLE

Una vacanza tra i colori, profumi e sapori del Gargano 

Situata direttamente sul litorale nord del Gargano, Lido del Sole è una frazione di Rodi Garganico, da cui dista solo 6 chilometri, ed è una delle mete preferite da famiglie e comitive di giovani in vacanza sul Gargano.

 

Caratterizzata da una struttura che richiama la forma di un anfiteatro, con case e villette bianche in stile mediterraneo tra colorati bougainville e profumati agrumeti, la località si presenta come un grande centro turistico in cui trovare tutto quello che occorre per trascorrere una vacanza in Puglia tra relax e divertimento.

 

Con tanti hotel, residence, villaggi e camping, dotati di impianti sportivi e staff di animazione, Lido del Sole offre ai numerosi turisti un’ampia scelta di comfort e servizi. Le sue lunghe spiagge dorate, che si contraddistinguono per la sabbia fine e il fondale basso, sono ideali per trascorrere una vacanza con i bambini.

 

A soli 4 chilometri dal suggestivo Lago Varano, la posizione di Lido del Sole consente di raggiungere facilmente anche tutte le altre meraviglie del Parco Nazionale del Gargano.

 

Le spiagge di Lido del Sole sono caratterizzate da sabbia fine e dorata e presentano un fondale basso, ideale per le famiglie con bambini.

 

Il centro di Lido del Sole in estate si anima di locali, ristoranti, negozi, botteghe di prodotti tipici e artigianato, bancarelle, spettacoli con musica dal vivo, diventando così meta ideale per trascorrere piacevoli serate.


La Chiesa di Santa Maria Assunta, situato in viale dei Melograni, è il punto di riferimento religioso a Lido del Sole sia per gli abitanti locali che per i turisti della località balneare. La chiesa è dedicata alla protettrice di Lido del Sole, Santa Maria Assunta.

 

Il Lago di Varano dista solo 6 km da Lido del Sole. Facilmente raggiungibile sia a piedi che in bicicletta, potrete ammirare affascinanti atmosfere lacustri e magari fare un’escursione sul Lago a bordo di tipiche imbarcazioni di pescatori.


Eventi

  • Fiaccolata di Santa Maria Assunta: 14 agosto
  • Torneo Zangardi Cup: dal 10 al 14 giugno
  • Motoraduno “Gargano on the road”: dal 30 aprile al 3 maggio
  • Gargano Tasting in Trail: dal 31 maggio al 7 giugno
  • Festival Internazionale della Scuola: dal 20 al 24 aprile



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MANFREDONIA

La porta del Gargano

Per la vostra vacanza sul Gargano, Manfredonia è un punto di partenza ideale per iniziare il vostro viaggio alla scoperta del territorio. Situata ai piedi del Promontorio del Gargano, al centro dell’ampio Golfo omonimo che si apre sull’Adriatico, la città è considerata la porta del Gargano.

 

Visitare Manfredonia fa comprendere subito il suo importante passato che l’ha vista essere anche uno dei principali porti d’Italia per i rapporti con l’Oriente. Il suo borgo storico conserva ancora oggi la struttura a scacchiera voluta nel 1256 dal re Manfredi, fondatore della città, per ospitare gli esuli della distrutta Siponto.

 

Tra i suoi monumenti più importanti, non perdetevi il poderoso Castello, eretto sempre per volere del figlio di Federico II per difendere il territorio dalle frequenti invasioni saracene. Oggi la fortezza, che si affaccia direttamente sul porto e dal quale si può ammirare uno splendido tramonto sul mare, ospita il Museo archeologico Nazionale del Gargano, in cui sono custodite le famose stele daunie. Da visitare anche la maestosa Cattedrale barocca, costruita nel 1680, con il suo caratteristico campanile.

 

Da vedere anche la sua frazione marittima Siponto, oggi località  balneare alle porte di Manfredonia, ma in passato una delle città più importanti della Daunia, importante porto della Puglia e sede di una diocesi che comprendeva tutto il Gargano con i suoi santuari, finché un terribile terremoto non la distrusse pressoché totalmente nel 1223.  A testimoniare l’antica grandezza di Siponto oggi resta solo la sua antica cattedrale, la Chiesa di Santa Maria Maggiore.

 

Il Museo Nazionale del Gargano, situato all’interno del Castello di Manfredonia, è stato aperto al pubblico nel 1980. Qui sono conservati reperti dal neolitico fino all’età del ferro, ma soprattutto sono esposti 1500 esemplari di stele daunie, le grosse lapidi funerarie, lavorate nella pietra calcarea, risalenti al periodo tra il VII e il VI sec. a.C. e testimonianza importantissima della civiltà daunia che visse nel territorio di Siponto.

 

L’Oasi di Lago Salso è una zona umida di grande interesse naturalistico, inglobata dal 1992 all’interno del Parco Nazionale del Gargano. Le sue acque e i suoi canneti offrono l’habitat ideale a una grande varietà di uccelli acquatici e pesci. Qui è possibile esplorare l’intera valle, visitando il lago Salso con barchette elettriche, oppure si può fare birdwatching dalle torrette situate lungo un percorso che si snoda per circa 5 chilometri.

 

Il Carnevale di Manfredonia, conosciuto anche come Carnevale Dauno è uno degli appuntamenti più importanti dell’anno per la cittadina, riconosciuto dalla regione Puglia come “manifestazione di interesse regionale”. Tra le più antiche manifestazioni carnevalesche in Italia (la sua prima edizione risale al 1952), ogni anno l’evento inizia con la festa di Sant’Antonio Abate, il 17 gennaio, con la tradizionale maschera di Zi’ Pèppe, simbolo del Carnevale Dauno, per poi proseguire nell’ultima domenica di Carnevale e il Martedì Grasso. Oltre alle parate di carri allegorici, tra le più festose ed elaborate d’Italia, lo spettacolo è accompagnato anche da concorsi letterari, fotografici, di pittura, feste di piazza, esibizioni folcloristiche balli e degustazioni di piatti tipici.


Il Castello Svevo fu fatto costruire nel 1256 dal re Manfredi, ma fu completato da Carlo I d’Angiò e poi, nel Cinquecento, ampliato dagli spagnoli. Oggi il Castello Svevo ospita il Museo Archeologico Nazionale dove è esposta un’interessante collezione che ripercorre tutta la storia dell’antica laguna Sipontina. A rendere ancora più affascinate questa fortezza è la sua posizione: è posto proprio a ridosso della spiaggia di Manfredonia.

 

La Cattedrale di Manfredonia fu completata nel 1274, poi distrutta dai turchi ottomani e poi nuovamente ricostruita nel XVII secolo. Dedicata a San Lorenzo Maiorano, patrono della città, conserva le reliquie del Santo e alcune opere provenienti da altre chiese del territorio come l’icona della Madonna di Siponto, l’altra santa patrona della città. Da vedere all’interno della Cattedrale anche gli affreschi di Natale Penati da Milano, realizzati nel 1940.

 

La Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto fu costruita in stile romanico pugliese nel IX secolo sui resti di una chiesa paleocristiana. Al di sotto della sua pianta quadrata si può visitare la cripta. Fu cattedrale di Siponto. Dista circa 3 km da Manfredonia ed è oggi uno degli edifici più antichi della città.

 

L’Abbazia di San Leonardo in Lama Volara, situata a circa 10 km dal centro di Manfredonia, fu fondata nel XII secolo in stile romanico pugliese, ma con notevoli influssi bizantini che le danno quell’aspetto “orientale”. Fu ospedale per assistere i pellegrini e crociati che percorrevano la “Via Sacra Longobardorum” verso Monte Sant’Angelo. La Chiesa presenta una bella peculiarità: il 21 giugno di ogni anno, il giorno del solstizio d’estate, esattamente a mezzogiorno, un raggio di sole penetra attraverso un rosone di pietra che si trova nella volta della navata centrale e proietta sul pavimento della chiesa una rosa di luce, con 11 petali, simboleggiando così la Pentecoste, lo Spirito che scende in Terra.

 

La Chiesa di San Domenico, situata in Piazza del Popolo, con annesso il convento, fu costruita sul finire del 1200 per volere di Carlo II d’Angiò. Da non perdere i quattro affreschi trecenteschi visibili nell’antica cappella.

 

La Chiesa della Sacra Famiglia è una delle chiese più moderne di Manfredonia, sorta nel 1982. Ciò che colpisce di questa chiesa sono gli imponenti mosaici realizzati dall’artista Ambrogio Zamparo.

 

La Grotta Scaloria, nell’immediata periferia Nord di Manfredonia, con le sue bellissime stalattiti è una cavità scoperta nel 1931 dove sono stati rinvenuti resti di sepolture che hanno fatto supporre un suo utilizzo come necropoli.


Eventi

  • Carnevale Dauno: febbraio
  • Festa Patronale San Lorenzo: 7 Febbraio
  • Festa di Maria SS. di Siponto: 29 Agosto
  • Processione marina di S. Andrea: 1 Settembre



 

 

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