Località Gargano

MATTINATA

Un viaggio nel Gargano tra spiagge da sogno, orchidee e tracce del passato

Se per le vostre vacanze in Puglia cercate mare cristallino e natura incontaminata, Mattinata è la meta che fa per voi. Situata a sud del Promontorio del Gargano, la cittadina è adagiata su due colli, Coppa Madonna e Castelluccio, circondata a sud dal Monte Saraceno, a nord dal Monte Sacro e a est da una vasta piana di uliveti e dal mare Adriatico, rappresentando così un terrazzo naturale da cui si può ammirare un incantevole paesaggio.

 

Più volte insignita della Bandiera Blu grazie alla limpidezza delle sue acque, Mattinata vanta uno dei tratti di costa più belli del Gargano: a solo un chilometro dal centro abitato troverete, infatti, lunghe spiagge di ciottoli chiari.

 

Nota in epoca romana con il nome di “Matinum”, è chiamata oggi la “Farfalla bianca del Gargano”, per la curiosa forma del centro abitato. Da non perdere la visita al suo centro storico che si contraddistingue per le sue tipiche casette bianche che hanno mantenuto quasi intatte le caratteristiche strutturali di un tempo con scalinate in pietra, stradine strettissime ed eleganti palazzi storici.

 

Mattinata è anche una destinazione molto frequentata dagli appassionati di botanica grazie alla presenza nel suo territorio di una grandissima varietà di orchidee spontanee, e dagli amanti della buona tavola che qui possono gustare tantissime prelibatezze della gastronomia locale legata alla tradizione contadina.

 

La costa, che va da Mattinata a Vieste è tra le più belle di tutta la Puglia. Ricca di bianche falesie, faraglioni, grotte marine, calette nascoste, qui avrete l’impressione di essere giunti in un angolo di paradiso. In questo tratto di costa si trovano alcune delle spiagge più belle di tutto il Gargano tra cui:

 

  • la Spiaggia di Vignanotica, ideale per chi vuole vivere il contatto con la natura. La baia, racchiusa tra la riserva faunistica di Santa Tecla e la riserva naturale di Monte Barone, è famosa per il suo litorale di ghiaia e ciottoli, bagnato da un mare cristallino, e per la sua alta e bianca falesia che da metà pomeriggio lascia la spiaggia all’ombra. Viene chiamata anche Baia dei Gabbiani per la grande presenza di questi uccelli. Situata a circa 20 km da Mattinata, si raggiunge percorrendo la strada provinciale SP 53 Mattinata-Vieste, da cui parte una stradina che continua per circa 3 km nella natura.
  • la Baia delle Zagare, detta anche Baia dei Mergoli o dei Faraglioni. Per la sua bellezza è diventata ormai un’icona del turismo nel Gargano. Situata a 12 km da Mattinata in direzione Vieste, comprende due spiagge, separate tra loro da un’alta falesia calcarea, di soffice sabbia chiara mista a ghiaia, lambite da un mare cristallino che sfuma dall’azzurro al turchese. A dominare la baia sono i due imponenti faraglioni che emergono dal mare, a pochi metri dalla riva: l’Arco di Diomede e Le forbici. Questa baia in primavera è intrisa dal profumo delle zagare, i fiori di limone cui deve il nome. Per accedere al tratto di spiaggia libera occorre possedere il pass giornaliero rilasciato gratuitamente dal Comune di Mattinata (che concede un massimo di 30 pass al giorno). L’altra via di accesso è quella marittima, attraverso appositi battelli.
  • La Baia di Mattinatella è vicina al centro di Mattinata ed è facilmente raggiungibile percorrendo la Provinciale che collega Vieste a Mattinata. E’ una bellissima spiaggia di sabbia e ciottoli inserita in un tratto di costa alto e roccioso circondato da alte rocce ricoperte di pini. Il mare, con fondali digradanti, sfuma dall’azzurro al turchese, mentre la spiaggia offre tratti completamente liberi alternati a tratti ben attrezzati.

Le orchidee spontanee ogni anno attirano a Mattinata studiosi e appassionati di tutto il mondo. È in questo territorio, infatti, che sono state censite 65 delle 88 specie di orchidee spontanee che vivono sul Gargano (su circa 230 specie presenti complessivamente in Italia e circa 500 in Europa), facendo così del Gargano il distretto botanico più importante d’Europa. Questi splendidi fiori, dalla straordinaria ricchezza cromatica e dalle forme più insolite, si possono ammirare soprattutto in primavera, magari durante una delle tante escursioni guidate lungo il sentiero verso Monte Sacro.


Il centro storico di Mattinata, detto anche “Junno”, presenta ancora alcune tracce delle cosiddette “pagghiére” o “pagliai”, le abitazioni risalenti al XVIII secolo costruite in pietra a secco e simili ai trulli di Alberobello. Da vedere anche all’interno del borgo antico l’imponente Palazzo Mantuano, costruito nel 1840 e ora sede della Biblioteca Comunale, e l’elegante Palazzo Barretta, edificato agli inizi del ‘900 e oggi sede del Municipio.

 

Il Monte Saraceno, situato a circa 5 km a Sud dal centro abitato di Mattinata, è un sito di grande importanza archeologica oltre che paesaggistica. Questo monte affacciato a picco sul mare, infatti, è sede di una Necropoli con ben 500 tombe incavate nella roccia, di cui numerosi reperti sono conservati nel museo civico di Mattinata e presso quello di Manfredonia. Le tombe, con la loro forma a utero che simboleggia il ritorno alla vita prenatale, rappresentano una delle più importanti testimonianze della civiltà dauna. Le tombe erano coperte dalle note “Stele Daune”, le grosse lastre di pietra riportanti teste, scudi e falli in base all’importanza del defunto. Per raggiungere la necropoli di Monte Saraceno dovete percorrere la Strada Statale 89 Manfredonia – Mattinata, fino alla diramazione di Sellino Cavola. Da qui lasciate l’auto e continuate a piedi per circa 1 km lungo una strada sterrata panoramica che offre una splendida vista sulla Piana di Mattinata e che conduce fino all’estremità del Monte.

 

Il Monte Sacro, situato a circa 8,4 km a Nord di Mattinata, con i suoi 874 metri sul livello del mare, è la vetta più alta di tutto il Gargano orientale. Qui potrete ammirare i ruderi dell’Abbazia Bendettina della Santissima Trinità, un complesso composto da una chiesa a tre navate risalente al 1058 e un convento in stile romanico. Al suo interno vi era una cappella dedicata a San Michele Arcangelo e un battistero a pianta quadrata. L’Abbazia si può raggiungere soltanto attraverso un sentiero che si inerpica per la montagna.

 

Villa Agnuli, situata a ridosso del porto di Mattinata, in località Agnuli, merita senza dubbio una visita. Si tratta di una villa romana risalente al I secolo a.C. da cui sono emerse testimonianze di strutture dedicate alla conservazione dell’olio e del vino, che confermano l’uso storico della coltura dell’ulivo e della vite in questo territorio.

 

Il Museo Civico, nel centro storico di Mattinata, dal 1982 conserva reperti (tra cui anelli, spille, bronzi, vasi, fibule e sculture) provenienti dalla necropoli daunia del Monte Saraceno (VII-VI sec. a.C.). Nel cortile invece sono custoditi due enormi blocchi di pietra dove si possono osservare le impronte di dinosauri che, insieme alle altre impronte di dinosauri ritrovate nella zona di San Nicandro Garganico, stanno contribuendo a riscrivere la storia geologica del Gargano. Potrete visitare il Museo dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 12.30, e il mercoledì, venerdì, sabato e domenica anche nel pomeriggio, dalle 16.00 alle ore 19.30.


Eventi

  • Festa patronale di Santa Maria della Luce: dal 14 al 16 settembre
  • Festa di San Matteo: 21 settembre
  • Festa della Madonna Incoronata: ultimo sabato di aprile
  • Premio Ambiente Faraglioni di Puglia: in estate



 

Le altre località

MONTE SANT'ANGELO

Un concentrato di storia e fede nel Gargano

Durante la vostra vacanza sul Gargano, non può mancare una visita alla città di Monte Sant’Angelo. Arroccata su una collina che si affaccia da un lato sul Tavoliere della Puglia e dall’altro sul Golfo di Manfredonia, è una località piena di fascino sia per la spiritualità che emana sia per la storia scritta tra le sue mura.

 

La storia della cittadina è indissolubilmente legata al culto dell’Arcangelo Michele, a cui è dedicato l’omonimo Santuario. La Sacra Grotta, detta anche Basilica Celeste, dove si colloca l’apparizione del Santo, è stata tappa obbligatoria per pellegrini e crociati diretti in Terra Santa diventando una delle mete di pellegrinaggio più famose e antiche al mondo.

 

Monte Sant’Angelo però non è solo fede e storia: circondato da paesaggi naturali, tra i più belli del Parco Nazionale del Gargano, la cittadina è anche un luogo ricco di tradizioni, folklore e tipicità gastronomiche.

 

Il Santuario di San Michele Arcangelo, costruito nel 493 d.C. dai Longobardi in corrispondenza della grotta in cui, secondo la leggenda, avvennero le apparizioni del santo (490, 492 e 493 d.C.), è il più celebre santuario dell’occidente latino dedicato all’Arcangelo Michele. Meta di pellegrinaggio da 15 secoli e tappa obbligata per i crociati che chiedevano al Santo la forza per affrontare il viaggio in Terra Santa, il Santuario è stato visitato anche da S. Francesco d’Assisi. Dal 2011 il Santuario è iscritto nella lista dei beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, entrando a far parte della schiera dei più autorevoli Beni Culturali del mondo, World Heritage List. La Grotta di San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo inoltre è l’unica italiana nella “top 10” delle Grotte sacre del mondo scelte nel 2014 dal National Geographic. All’interno del Santuario si possono visitare anche il Museo Lapidario, ovvero le Cripte che testimoniano l’antico passaggio alla Grotta di San Michele e nelle quali sono conservate opere di varie epoche rinvenute nel Santuario, e il Museo Devozionale, che raccoglie i doni lasciati dai pellegrini in segno di fede.

 

La gastronomia di Monte Sant’Angelo è rinomata in tutta Italia. La palma d’ora va sicuramente al mitico Pane di Monte Sant’Angelo, famoso oltre che per la bontà e le dimensioni epiche (la pagnotta può pesare fino a 6/7kg), per la sua durata che lo rende mangiabile anche a 8/9 giorni dalla sfornata. Vale la pena degustare però anche le tipiche ostie ripiene, farcite di mandorle e miele.

 

L’artigianato locale qui è fiorente. Di origine popolare, si è tramandato da generazione in generazione concentrandosi sulla lavorazione del legno, ferro battuto e pietra locale. Molto caratteristici sono gli utensili per la cucina come i “chucchiere” (mestoli, forchettoni, piatti ed altri soprammobili), ricavati dal robusto legno di olivo. Unica nel suo genere è la produzione di statue, in pietra locale, dell’Arcangelo San Michele autorizzata addirittura dal papa con apposita Bolla Papale.


Il rione Junno, sorto nel VI secolo intorno al famoso Santuario di San Michele Arcangelo, è il quartiere più antico di Monte Sant’Angelo. E’ costituto da case dai tetti a doppio spiovente e bizzarri comignoli, addossate le une alle altre e collegate tra loro tramite archi e scalinate. L’architettura spontanea di questo quartiere è la testimonianza del senso comunitario dell’antica struttura sociale.

 

Il Castello Normanno Svevo Aragonese svetta in posizione dominante, a pochi metri dalla Basilica. Costruito nell’800, è stato edificato per volontà dei Normanni per poi diventare dimora residenziale con gli Svevi e prigione con gli Angioini. Con gli Aragonesi è tornato alla sua originaria natura. Dall’alto del Castello potrete godere di una vista spettacolare che spazia dal Gargano sino al Golfo di Manfredonia, al Tavoliere e alle Murge.

 

Il Battistero di San Giovanni in Tumba è chiamato erroneamente Tomba di Rotari, per una sbagliata traduzione dell’epigrafe contenuta nel Battistero. Lo troverete camminando per i bianchi e stretti vicoli del Rione Junno. Non è ancora chiaro l’uso originario di questo monumento. Il Battistero, insieme all’annessa Chiesa di San Pietro e la Chiesa di Santa Maria Maggiore, costituisce il Complesso monumentale di San Pietro.

 

Il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari del Gargano merita sicuramente una visita. Qui potrete ammirare gli attrezzi utilizzati una volta, oggetti legati al culto micaelico e strumenti della vita quotidiana.

 

La Chiesa di Santa Maria Maggiore è ritenuta da alcuni la cattedrale di Monte Sant’Angelo. In stile romanico – pugliese, insieme al Battistero di San Giovanni in Tumba forma il Complesso Monumentale di San Pietro. Di origine antichissima, fu ricostruita intorno alla metà dell’XI secolo da Leone, l’arcivescovo di Siponto. Al suo interno, troverete affreschi di scuola bizantina, tra i quali quello di San Michele Arcangelo con le vesti di dignitario bizantino.


Eventi

  • San Michele di maggio e i pellegrinaggi: l’8 maggio e il 29 settembre
  • Processione della spada dell’arcangelo: il 29 settembre
  • “Li fanoie d San Gssepp”: il 19 marzo



 

Le altre località

PESCHICI

Una terrazza sul mare Adriatico

Qualunque sia la vostra meta di vacanze sul Gargano, non fate a meno di fare tappa a Peschici. Arroccata su una rupe che domina una delle più straordinarie baie d’Italia, ogni anno questa località resta impressa nella memoria di migliaia di turisti.

 

Oltre alle sue ampie spiagge che si alternano a piccole insenature e a bianchi strapiombi, la cittadina vanta un centro storico davvero affascinante: un labirinto di stretti vicoli, piazzette nascoste, ripide scalinate e bianche casette, tipiche delle località costiere della Puglia. Da qui inoltre potrete godere di scorci da cartolina e di una vista spettacolare sulla Baia di Peschici.

 

Le origini di Peschici sono profondamente legate al mare. Il borgo fu fondato, infatti, nell’XI secolo da soldati slavi inviati nella zona da Ottone I per far fronte alla minaccia dei saraceni. A testimoniare una storia secolare fatta da attacchi e incursioni sono oggi le torri di avvistamento, costruite nella seconda metà del Cinquecento per difendere il territorio da pirati e corsari.

 

La Costa di Peschici si estende per oltre 20 km e racchiude spiagge meravigliose, dalle più turistiche alle più selvagge. Oltre all’incantevole Baia di Peschici, con la sua lunga spiaggia dorata, da Peschici verso Vieste si incontra la meravigliosa Baia di Manaccora, uno tra i panorami più belli del Gargano. Non molto lontano si potrà ammirare la bellissima Baia di Calalunga, Baia del Turco e l’incontaminata Baia Zaiana. Da visitare anche la Baia di Calenella, tra Peschici e San Menaio.

 

Il centro storico è una tappa obbligatoria se si vuole ammirare tutta la bellezza di Peschici. E’ un dedalo di stradine, scale e case bianchissime che degradano verso il mare. Tra botteghe di prodotti tipici e articoli di artigianato, qui troverete anche tante locande, taverne e ristoranti con i sapori tipici della cucina locale. Non perdetevi il panorama che si gode dal Belvedere del Recinto Baronale. Da vedere anche la chiesa dedicata al Santo Patrono, Sant’Elia, a cui gli abitanti di Peschici sono molto devoti.


Il Castello sorge nel cuore del borgo e divide il centro storico dalla zona nuova di Peschici. Fu costruito intorno al 970 per proteggere la costa garganica, ma solo sotto Federico II trovò di nuovo splendore diventando in epoca spagnola un importante baluardo contro le incursioni turche. Le mura sono rinforzate da torrette semicircolari, da cui spiccano Porta del Ponte e Porta di Basso, le antiche vie di accesso alla città.

 

Il Grottone di Manaccora, chiamato anche Grotta degli Dei, situato sul lato Nord della Baia di Manaccora a 7 Km da Peschici, sulla litoranea verso Vieste, è un sito archeologico di interesse internazionale e una delle testimonianze più importanti dell’età del Bronzo italiana. È una cavità naturale, lunga un centinaio di metri, dove sono stati ritrovati utensili, armi e corredi funerari nonché i resti di una vasta abitazione primitiva.

 

Le Torri d’avvistamento sono davvero suggestive: costruite intorno al 1500 come difesa dal nemico che poteva venire dal mare, sono visivamente collegate tra loro. Tra quelle superstiti, tra cui Torre di Cala Lunga, di Sfinale, di Gusmai, la più famosa è sicuramente quella di Monte Pucci, da cui si gode di un panorama meraviglioso sulle acque limpide dell’Adriatico.

 

I Trabucchi sono uno dei simboli dell’intero Gargano. La costa di Peschici ne conta ben sette. Posti su speroni rocciosi a picco sul mare, sono antichi strumenti utilizzati per la pesca dall’architettura complessa e affascinante: sono costituiti da pali in legno che si intrecciano a fili e carrucole. La loro immagine offre scenari unici, frutto della perfetta fusione di passato e presente. Per il loro valore storico e architettonico, oggi i Trabucchi sono riconosciuti come veri e propri tesori dell’area costiera e marina del Gargano.

 

Abbazia di Calena è uno dei più importanti monumenti del Gargano, situata ai piedi di Peschici. Costruita verso la fine del IX secolo, originariamente abitata da una comunità di monaci benedettini, in epoca medievale divenne una delle più ricche e potenti abazie del Meridione, finendo poi per essere contesa fra le due potenti abbazie di Montecassino e di S. Maria di Tremiti. Al suo interno si trova una statuetta lignea della Madonna con Bambino.


Eventi

  • Festa del Santo Patrono Elia: dal 19 al 21 luglio
  • Festa di Sant’Antonio: 12-13 giugno
  • Madonna di Calena di Peschici: 8 settembre
  • Festa di San Matteo: 21 settembre



 

Le altre località

RIGNANO GARGANICO

Il balcone delle Puglie e i suoi preziosi tesori archeologici

Durante la vostra vacanza nel Gargano, non perdete l’occasione di fare tappa a Rignano Garganico, il più piccolo dei comuni del promontorio. Arroccato su un colle che dall’alto dei suoi 600 metri domina l’immenso Tavoliere della Puglia, questo borgo offre una veduta meravigliosa sulla piana della Terra di Capitanata guadagnandosi l’appellativo di “Balcone delle Puglie”.

 

La cittadina vanta origini antichissime che risalgono all’era preistorica come testimonia l’immenso patrimonio storico rinvenuto negli insediamenti archeologici presenti nel suo territorio, tra cui la nota Grotta Paglicci, Grotta Spagnoli e i Dolmen Lamasecca e della Piana della Madonna di Cristo.

 

Percorrendo il centro storico, tra casette, stradine ed archi, non vi sfuggirà la chiesa più antica e importante del paese, la Chiesa Matrice Maria Santissima Assunta, e il maestoso Palazzo Baronale del XII secolo. Dirigendovi nella parte più occidentale del borgo raggiungerete facilmente il belvedere la Croce, il punto migliore da cui poter ammirare il meraviglioso panorama offerto da Rignano Garganico.

 

Dal punto di vista naturalistico, non potete perdervi la Dolina Centopozzi, a pochi km da Rignano Garganico, la terza dolina più estesa d’Europa.

 

Il balcone delle Puglie. Il panorama che potrete ammirare da Rignano Garganico è di quelli che valgono un’intera vacanza: spazia dal Tavoliere delle Puglie, con tutti i suoi variopinti colori, al Golfo di Manfredonia, alla Terra di Bari e al Monte Vulture fino a scorgere, nelle giornate più terse, le vette della Maiella in Abruzzo. Due i punti in cui godersi lo spettacolo migliore: il Belvedere che circonda la gran parte del centro storico e la Croce, nella parte ovest del borgo, che ospita una base di lancio per gli appassionati di deltaplano o di parapendio.

 

Il presepe vivente di Rignano Garganico è tra i più longevi in Puglia e nel sud Italia. L’evento prende vita ogni anno, tra la fine di dicembre e gli inizi di gennaio, con oltre 300 comparse che portano in scena la Natività tra le pittoresche vie del borgo. Lungo il percorso del Presepe vivente è possibile anche degustare i prodotti tipici del territorio e scoprire le antiche tradizioni locali.


Quartieri caratteristici. Passeggiando tra palazzi padronali e le tipiche case bianche, è facile imbattersi nella pittoresca zona “Sotto il Castello”, dove un tempo dominava il famoso castello aragonese di cui sono ancora visibile le due torri. Proseguendo per i vicoli scoscesi si scende verso un altro caratteristico quartiere, quello del “Vuccolo”: se nei paraggi incontrate qualche persona del posto, chiedetegli l’origine di questo curioso nome. Altro angolo suggestivo è il “Belvedere” dove anticamente si apriva la principale porta cittadina e da cui si può godere di una magnifica vista sulla spiaggia e sugli aranceti.

 

La Dolina Centopozzi è considerata la terza dolina più grande in Europa, seconda in Puglia dopo la dolina Pozzatina (nel territorio di San Nicandro Garganico). Deve il suo nome agli innumerevoli pozzi creati, oggi interrati ma un tempo utilizzati come cisterne d’acqua. Dalla dolina si snodano tanti sentieri tematici tra cui quelli che conducono alla Grotta Paglicci e alla Madonna di Cristo. La dolina si trova a circa 2 km da Rignano Garganico lungo la strada verso San Marco in Lamis.

 

Grotta Paglicci, il noto giacimento risalente al Paleolitico, è considerato uno dei siti archeologici più importanti d’Europa. Dal 1961 a oggi al suo interno sono stati scoperti più di 45.000 reperti, quasi tutti conservati presso gli archivi della Soprintendenza archeologica di Taranto e nel museo di Rignano Garganico: tra questi diverse pitture parietali che hanno permesso agli studiosi di risalire all’esatta collocazione storica dei reperti, ovvero al Paleolitico superiore. Oltre alle pitture sono state trovati scheletri umani interi e parziali, oggetti d’arte mobiliare, impronte di mano, resti di animali e altri ritrovamenti che risalgono invece al Paleolitico Medio e Inferiore. L’insediamento rappresenta una straordinaria testimonianza non solo per lo studio delle origini dell’uomo, ma anche per la storia dell’arte. Risale solo al 2015 inoltre la scoperta, all’interno dei solchi di una macina presente nella grotta, di residui di amido d’avena risalenti a 32mila anni fa, segno che già nel Paleolitico superiore fossero note tecniche per la preparazione di farina da cereali. La grotta si trova a 6 km dal centro di rignano Garganico e si raggiunge seguendo il Vallone di Settepende.

 

I Dolmen presenti nel territorio di Rignano Garganico sono due. Uno si trova nella Piana della Madonna di Cristo, a pochi passi da Grotta Paglicci. L’altro si trova nel vallone di Lamasecca, ad alcuni chilometri dal paese, e si fa risalire all’Età del Bronzo. Le due tombe preistoriche costruite con pietre sono un’ulteriore conferma della presenza umana su questo territorio dagli albori del Paleolitico e per tutto il Neolitico.

 

La Chiesa di Maria Santissima Assunta, nel centro storico di Rignano, è la chiesa più antica e importante del paese. Di origine paleocristiana al suo interno potrete ammirare alcuni dipinti di Nicola Penati.

 

Il Palazzo Baronale, uno dei palazzi storici più importanti del paese, viene fatto risalire al periodo che va dal 1095 al 1129. Fu costruito su una costruzione più antica e un tempo, accanto ad esso, vi era l’ex castello medievale usato come fortezza militare di cui oggi resta la bella torre cilindrica e delle piccole tracce delle antiche mura di cinta del paese.

 

La Madonna di Cristo, situata a 6 km da Rignano e completamente circondata da ulivi, è una chiesa medievale che sta molto a cuore agli abitanti di Rignano che qui venerano la bella statua della Madonna con Bambino e si ritrovano per la festa che si celebra il martedì dopo Pasqua.

 

Il Museo Grotta Paglicci, situato nel centro storico di Rignano, conserva alcuni dei 45.000 reperti ritrovati nella grotta Paglicci. Qui vengono anche organizzate giornate di studio e laboratori didattici.


Eventi

  • Festa della Madonna di Cristo: primo martedì dopo Pasqua
  • Festa dei Piccoli Comuni: prima domenica di maggio
  • Festa della Madonna del Carmine: 16 luglio
  • Festa Patronale in onore di Maria Ss.ma Assunta e di San Rocco: 15 e 16 agosto
  • Presepe Vivente: 4 date (definite di anno in anno) tra fine dicembre ed inizi gennaio



 

 

Le altre località

RODI GARGANICO

Un incantevole borgo marinaro per le tue vacanze sul Gargano

Se hai deciso che la tua prossima meta sarà il Gargano, sappi che una vacanza a Rodi Garganico è perfetta per iniziare il tuo viaggio alla scoperta dello Sperone d’Italia. Situato sulla costa settentrionale del Gargano, all’interno del Parco Nazionale del Gargano, questo antico borgo marinaro sorge su un promontorio roccioso che si affaccia sul mare Adriatico.

 

Antica colonia cretese e greca, il suo passato ha seguito la storia del Sud Italia, passando dalla dominazione romana agli attacchi di Goti e Saraceni, per essere poi conquistata dagli Aragonesi e vivere un periodo prospero durante il ventennio fascista.

 

Oggi Rodi, oltre ad essere rinomato per la produzione di agrumi, tanto da essere soprannominato “il giardino del Gargano”, è una delle località balneari più amate di tutta la Puglia e, una volta ammirato, si fa presto a comprenderne il motivo. Pronto ad accogliere i suoi visitatori in attrezzatissimi hotel, villaggi, residence, camping e appartamenti, una vacanza a Rodi Garganico non lascia mai delusi.

 

Le spiagge, non a caso sono state premiate più volte con la Bandiera Blu. Da quella di Levante a quella di Ponente, così chiamate perché si sviluppano a est e ovest rispetto alla rupe che sporge sul mare, Rodi offre ben 8 km di costa caratterizzata da sabbia fine, acque cristalline e fondale basso: ideale per le famiglie con bambini che trascorrono le vacanze a Rodi Garganico.

 

Il centro storico conserva l’aspetto dell’antico borgo marinaro che si doveva difendere dagli attacchi provenienti dal mare: le case sono, infatti, state costruite molto vicine tra loro in modo da proteggere meglio gli abitanti. Da non perdere un giro nel labirinto dei suoi stretti vicoli, tra ripide viuzze e scalinate che portano in ogni dove o scendono verso la spiaggia. Il tipico quartiere di “Chepabbash” ne è un esempio.

 

Il nuovo Porto. Di recente costruzione, è un importante approdo turistico: da qui partono i traghetti per le Isole Tremiti e si può raggiungere anche la Croazia.


Quartieri caratteristici. Passeggiando tra palazzi padronali e le tipiche case bianche, è facile imbattersi nella pittoresca zona “Sotto il Castello”, dove un tempo dominava il famoso castello aragonese di cui sono ancora visibile le due torri. Proseguendo per i vicoli scoscesi si scende verso un altro caratteristico quartiere, quello del “Vuccolo”: se nei paraggi incontrate qualche persona del posto, chiedetegli l’origine di questo curioso nome. Altro angolo suggestivo è il “Belvedere” dove anticamente si apriva la principale porta cittadina e da cui si può godere di una magnifica vista sulla spiaggia e sugli aranceti.

 

Convento dei Cappuccini. Da qui si può godere di un panorama mozzafiato. Edificato nel 1538, fu il primo convento dei Cappuccini della zona del Gargano. La Chiesa del Santo Spirito ad esso annessa invece fu consacrata nel 1678. Nel convento si trovano le tombe dei monaci, uno splendido chiostro ed una tela che raffigura Maria con gli Apostoli.

 

Chiesa di San Pietro e Paolo. Questa è la chiesa più antica di Rodi e originariamente era parte di un convento e che fu costruito durante la visita di Francesco d’Assisi. Si dice, infatti, che il convento fu edificato nel periodo in cui il Santo si recò a Rodi in pellegrinaggio presso la Grotta di San Michele a Monte Sant’Angelo. Da contemplare il suo campanile.

 

Il Santuario della Madonna della Libera. In elegante stile barocco, qui è custodito il pregiato “Quadro della Madonna”. La tradizione vuole che il quadro, mentre si trovava su una nave veneziana giunta vicino a Rodi di ritorno da Costantinopoli, abbia praticamente “scelto” di restare a Rodi facendo fermare la nave.

 

I campanili. Non perdete l’occasione di contemplare i campanili come quello della Chiesa di San Nicola di Mira o quello della Chiesa di San Pietro e Paolo.


Eventi

  • Carnevale Rodiano: 15, 17, 21 febbraio
  • Sagra delle arance: 2, 3, 4, maggio
  • Festa patronale dedicata a Maria S.S. della Libera e a San Cristoforo: 2,3 luglio
  • Festa di san Rocco: terza settimana di agosto



 

 

Le altre località

SAN GIOVANNI ROTONDO

Il paese del Gargano in cui visse Padre Pio 

A fare del Gargano una delle mete religiose più visitate in Italia è anche San Giovanni Rotondo. Questa cittadina, situata alle pendici del Monte Calvo, ogni anno è meta di migliaia di fedeli che vi giungono per rendere omaggio alla memoria di Padre Pio, il frate con le stimmate, proclamato Santo nel 2002 e amatissimo dalla comunità cristiana.

 

Il frate cappuccino ha passato quasi tutta la sua vita a San Giovanni Rotondo, compiendo opere di bene che lo hanno reso celebre. Tra tutte la Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale inaugurato negli anni ’50 e oggi uno dei più grandi Policlinici d’Italia.

 

Per accogliere il crescente numero di pellegrini, accanto al Convento di Santa Maria delle Grazie dove fino a pochi anni fa erano custodite le spoglie del Santo, è stata costruita una nuova chiesa: una maestosa opera architettonica, progettata dall’architetto Renzo Piano, inaugurata nel 2004 e capace di contenere 7.000 persone.

 

Le origini di San Giovanni Rotondo sono in realtà molto più antiche: la cittadina, infatti, fu fondata nel 1095 sulle rovine di un antico villaggio, risalente al IV sec. a.C., di cui ancor oggi sono visibili alcuni resti, come alcune tombe e un battistero circolare da cui deriva il nome “Rotondo”.

 

Visitare San Giovanni Rotondo, durante una vacanza in Puglia, significa immergersi in luoghi carichi di spiritualità e misticismo: una meta obbligata per devoti e turisti.

 

Il nuovo Santuario, conosciuto anche come “Chiesa di San Pio”, è stata inaugurata il 1° luglio 2004, dopo circa dieci anni di lavori. Progettata da Renzo Piano, con la sua enorme struttura a conchiglia occupa circa 6000 metri quadri e rappresenta la seconda chiesa d’Italia per estensione, dopo il Duomo di Milano. Finanziata quasi interamente dalle offerte dei pellegrini, può accogliere oltre 6500 fedeli. La Salma del Santo si trova nella cripta della Chiesa.

 

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, originariamente dedicata a Santa Maria degli Angeli, è il vecchio Santuario, inaugurato nel 1959 per volere e ostinazione di Padre Pio. Fino alla realizzazione del nuovo santuario, questa chiesa ha raccolto le migliaia di fedeli e pellegrini giunti ogni anno nella cittadina pugliese per visitare i luoghi del Santo. La cripta della Chiesa ospitava, fino a pochi anni fa, anche la tomba di Padre Pio, che oggi è stata spostata nella cripta del nuovo complesso adiacente.

 

Il Convento dei cappuccini, costruito nel 1540, è il luogo in cui Padre Pio visse dal 4 settembre 1916 fino al 23 settembre 1968, data della sua morte. Fu qui che Padre Pio ricevette le stimmate, nel 1918, e sempre qui si verificarono tutti quegli eventi soprannaturali che portarono alla beatificazione e alla successiva canonizzazione del frate.

 

Il centro storico presenta un’architettura tipica del Gargano con materiali provenienti dalla terra e la semplicità delle costruzioni fatte in pietra. Tra stradine e scalinate, dette “mugnali”, troverete numerose chiese che testimoniano la profonda tradizione religiosa del paese ancora prima dell’arrivo del frate. Tra queste c’è anche la chiesa da cui deriva il nome del comune: dedicata a San Giovanni Battista, è denominata “la rotonda” per la sua pianta circolare. Prima della consacrazione, era un tempio pagano dedicato al dio Giano, ed è tutt’oggi l’edificio più antico del paese. Meritano una visita anche la Chiesa di Sant’Orsola, la Chiesa di Sant’Onofrio Anacoreta, la Chiesa di San Nicola, la Chiesa di Santa Caterina, la più antica del paese e la Chiesa Matrice di San Leonardo.

 

Arte e architettura non mancano a San Giovanni Rotondo. Tra gli esempi più importanti ci sono Palazzo Canaviglia, edificato a partire dal 1615, e Palazzo Verna, costruito a partire dal XVII secolo e abitazione di una delle famiglie borghesi di San Giovanni Rotondo.

 

Monte Calvo, che deve il suo nome alle sue nude e sassose pendici, con i suoi 1056 metri di altitudine, è il monte più alto di tutto il Gargano. Dalla sua cima, infatti, in condizioni di luce favorevoli, potrete ammirare splendidi panorami che guardano sulle valli sottostanti, sul golfo di Manfredonia, sul Lago di Varano, sul massiccio appenninico della Maiella, sulle Isole Tremiti e sul Monte Vulture. Insieme alla piana di Montenero, Monte Calvo si caratterizza per l’alta concentrazione di doline di origine carsica.


Eventi

  • Ricorrenza della nascita di Padre Pio: 25 maggio
  • Festa patronale di S. Giovanni Battista: 24 giugno
  • Festival internazionale del folklore: in agosto
  • Festa di Santa Maria delle Grazie: 8-9-10-settembre
  • Veglia in occasione dell’anniversario della morte di Padre Pio: 22-23 settembre



 

Le altre località

SAN MARCO IN LAMIS

Un viaggio lungo i sentieri della fede, tra antichi riti e misteriose grotte 

Terra di fede, leggende e folklore, San Marco in Lamis è uno dei centri della Montagna del Sole più interessanti da visitare durante una vacanza nel Gargano.

 

Antica tappa per i pellegrini che percorrevano la Via Sacra Longobardorum per raggiungere il Santuario di San Michele Arcangelo, a Monte Sant’Angelo, la cittadina è ancora oggi un’importante meta spirituale grazie alla presenza del Santuario di San Matteo e al Santuario della Madonna di Stignano.

 

Adagiata al centro di una conca carsica e circondata da fitti boschi, San Marco in Lamis è una destinazione molto apprezzata anche dagli amanti della natura, della speleologia e dell’archeologia. Oltre alla Dolina Pozzantina, lo spettacolare anfiteatro naturale che potrete ammirare lungo la strada che collega San Marco a San Nicandro Garganico, nel suo territorio è presente anche il Bosco Difesa, all’interno del quale si trova anche la Grotta di Montenero, una delle più note del Gargano, con il suo incantevole scenario di stalattiti e stalagmiti.

 

Su una delle colline che circondano il paese, sulla strada per San Giovanni Rotondo, sorge inoltre l’abitato di Borgo Celano, frazione di San Marco popolata soprattutto in estate, dove è situato il Museo Paleontologico.

 

La Processione delle Fracchie. San Marco in Lamis è famosa anche per questa singolare manifestazione religiosa che si ripete da tre secoli ogni venerdì Santo. Le “fracchie” sono delle grandi fiaccole fatte con tronchi di albero riempiti di legna che vengono incendiati per diventare delle vere e proprie torce che, sostenute da ruote di ferro e trascinate dai cosiddetti “fracchisti”, illuminano il cammino della Madonna Addolorata lungo le strade del paese. La suggestiva processione, carica di fede e pathos, è considerata uno dei riti più belli della Settimana Santa in Italia.

 


Il Santuario di San Matteo sorge su una rupe a circa un paio di chilometri a est della cittadina. All’apparenza vi sembrerà una grande fortezza, ma in realtà è uno dei più antichi santuari del Gargano. Fondato dai frati Benedettini, inizialmente era noto come il convento di San Giovanni in Lamis, com’è ricordato anche in molti documenti medioevali. Non si conosce esattamente la data della sua nascita. Certo è che inizialmente aveva la funzione di accudire i pellegrini che alla fine del secolo V arrivavano nel Gargano per raggiungere la grotta dell’Arcangelo Michele a Monte Sant’Angelo. Ai benedettini succedettero i francescani che ne fecero anche un fondamentale punto di riferimento per le attività economiche e sociali del territorio. Nella seconda metà del XII secolo fu donata al Monastero una reliquia di San Matteo e per questo al santuario venne dato il nome di Convento di San Matteo. Oggi il convento è ancora meta di molti pellegrini, ma anche di studiosi attirati dalla sua ricca biblioteca che contiene oltre 60.000 volumi, tra i quali si annoverano opere di pregio e reperti medievali. Ad attrarre i visitatori anche il paesaggio naturalistico in cui il convento è inserito: circondato da boschi ricchi di specie botaniche, da qui potrete apprezzare anche una straordinaria veduta sul territorio di San Marco in Lamis.

 

Il Santuario di Santa Maria di Stignano, nato anch’esso per offrire ai pellegrini un riparo lungo il cammino verso il Santuario di Monte Sant’Angelo, è situato a circa 4 km da San Marco in Lamis, all’interno di una valle di grande fascino, chiamata appunto Valle di Stignano. Il Convento presenta una facciata sobria, in stile romanico abruzzese, ma entrando al suo interno potrete contemplare un bellissimo loggiato del Cinquecento, un pregevole pozzo del 1576 e pitture raffiguranti la vita di S. Francesco che, secondo una leggenda, sarebbe passato per questa valle nel 1216 benedicendo i frutti di questa terra.

 

Il centro storico di San Marco in Lamis conserva ancora oggi il suo fascino medievale. Addentrandovi nel cuore di questo borgo, vi ritroverete tra strette via, scalinate, basse case bianche disposte a schiera e vicoli ciechi. Primo nucleo abitato del paese, una volta era chiamato “Padule” (ovvero palude) perché un tempo la zona era molto paludosa. Merita una visita la Chiesa Madre Santissima Annunziata, il luogo di culto più importante della città, risalante all’XI secolo. Adiacente al centro storico, troverete invece il Palazzo Badiale, risalente al XV-XVI sec., oggi Municipio, ma un tempo sede della badia e comprendente al suo interno anche il carcere e una cappella dedicata a San Rocco.

 

Bosco Difesa, con i suoi 2000 ettari, è il bosco più importante nel territorio di San Marco in Lamis. Qui è facile imbattersi nelle formazioni calcaree tipiche del Gargano come le doline, le vecchie mulattiere, le caratteristiche ‘piscine’ (depressioni naturali che raccolgono l’acqua piovana, utilizzate per dissetare le Mucche Podoliche, dal cui latte si produce il Caciocavollo Podolico, presidio Slow Food). Visitando questo bosco poi nei mesi primaverili noterete come il sottobosco si colori di magnifiche fioriture, tra cui le splendide Orchidee Spontanee. Situato a nord del Convento di San Matteo, si raggiunge percorrendo la strada provinciale verso Cagnano Varano.

 

La Grotta di Montenero è considerata una delle grotte più importanti di tutto il Gargano. Immersa nel Bosco Difesa, è una cavità profonda circa 100 metri e lunga circa 1,5 km. All’inizio si scende quasi a carponi per qualche centinaio di metri per poi trovarsi di fronte ad uno spettacolare scenario fatto di stalattiti, stalagmiti e diversi torrenti sotterranei. La grotta è chiusa da un cancello perché è oggetto di ricerca. Per programmare una visita si può contattare il Consorzio Gargano Ok.


Eventi

  • Fanoje di San Giuseppe: 18 marzo
  • Festa Patronale di San Marco Evangelista: 25 aprile
  • La Processione delle Fracchie: venerdì di Pasqua
  • Festa della Madonna Addolorata e Fiera di San Matteo: 21 settembre



 

Le altre località

SAN MENAIO

Tra spiagge dorate e pinete secolari

Se venite in Puglia perché volete trascorrere una rilassante vacanza al mare, vi consigliamo di fare tappa anche a San Menaio, da sempre nota per le sue lunghe spiagge dalla sabbia finissima lambite da un mare azzurro e cristallino.

 

Immersa nel Parco Nazionale del Gargano, San Menaio si trova sul litorale nord del Gargano, a 7 km da Vico del Gargano di cui è l’unica frazione. Si estende da Rodi Garganico a Peschici, caratterizzandosi per le sue foreste di pino d’Aleppo, tra le più antiche e vaste d’Italia, tra cui la Pineta Marzini, che ne ricoprono il territorio fino a toccare le spiagge. A spiccare però sono anche i suoi agrumeti che arricchiscono l’intero paesaggio di colori brillanti e inebrianti profumi.

 

Tra il verde delle pinete e l’azzurro del mare di San Menaio, non vi sfuggirà il fascino di una della più imponenti torri costiere del Gargano: è la Torre dei Preposti, struttura trecentesca affacciata sul mare, un tempo con funzioni di difesa e di dogana.

 

Poco popolata in inverno, d’estate San Menaio diventa un centro turistico frequentato sia da giovani che da famiglie che scelgono questa località per le proprie vacanze nel Gargano riempiendo i tanti hotel, residence, villaggi camping e ristoranti della zona.
San Menaio è stata celebrata anche nei fumetti attraverso la matita di Andrea Pazienza, l’artista scomparso a 32 anni che pur non essendo originario di San Menaio, elesse la cittadina meta di ogni sua estate, a sua dimora adottiva. A lui è dedicato il lungomare Pazienza.

 

Le Spiagge dell’intero territorio di San Menaio, annoverate tra le più belle di tutto il Gargano, sono quattro. Caratterizzate da sabbia morbida e fine e bagnate da mare cristallino con fondali sabbiosi e digradanti, sono ideali per quelli che amano trascorrere intere giornate al mare lasciandosi cullare dalle onde, ma anche per le famiglie con bambini che qui possono godersi la vacanza nel Gargano in totale sicurezza.

 

La Spiaggia di San Menaio. Con suo litorale di sabbia finissima, largo in alcuni tratti anche 60 metri, va dalle Murge Nere alla punta Molino, dove si susseguono moderni stabilimenti e un bel lungomare.

 

Spiaggia dei Cento Scalini. Detta così perché ci si arriva attraverso un sentiero con 100 scalini, è caratterizzata da un arenile sabbioso e dall’alto promontorio roccioso che lo sovrasta arrivando con la sua vegetazione fino alle dune. Chiamata anche spiaggia delle Tufare, potrete raggiungerla anche passeggiando sulla sabbia dalla spiaggia di San Menaio.

 

Spiaggia della Murgia della Madonna. Deve il suo nome alla roccia (la “murgia”) su cui, secondo la tradizione, Maria sarebbe apparsa ad un gruppo di pescatori. Viene chiamata però anche spiaggia del Sospetto per l’omonima grotta carsica che domina la spiaggia. Presenta un litorale roccioso con sabbia mista a ghiaia e si raggiunge tramite sentieri che attraversano la pineta oppure via mare, costeggiando le spiagge vicine e aggirando le zone rocciose.

 

Spiaggia di Calenella. E’ l’ultima spiaggia di San Menaio, prima di giungere nel territorio di Peschici. E’ delimitata dalla folta Pineta Marzini a ovest e dalla torre medievale di Monte Pucci a est. Nei paraggi di questa spiaggia si trova la Necropoli di Monte Pucci.


La Pineta Marzini Un tempo chiamata anche Difesa Marzini, è un vasto bosco di pini d’Aleppo secolari che si estende per circa 15 Km quadrati tra le spiagge di San Menaio e i rilievi di Vico del Gargano. Facilmente raggiungibile a piedi o in macchina, è ideale per fare tranquille passeggiate nella natura, per praticare trekking, mountain bike, running e north walking.

 

La Torre dei Preposti. Detta anche torre dei doganieri per la sua originaria funzione doganale, è stata costruita nel XIV secolo molto probabilmente come elemento di difesa in un luogo facilmente accessibile dal mare. La torre, infatti, dista poche decine di metri dalla linea di battigia di San Menaio.


Eventi

  • Festa di Sant’Antonio: 13 giugno



Le altre località

SAN NICANDRO GARGANICO

Un viaggio tra natura, archeologia e carsismo nel Gargano 

Durante la vostra vacanza nel Gargano, tra i paesi dell’entroterra del promontorio, merita sicuramente una visita San Nicandro Garganico, una cittadina che sorge sulla cima di alcune colline tra il Lago di Lesina e il Lago di Varano.

 

Di origini longobarde, San Nicandro Garganico conserva tracce della sua storia soprattutto nel suo borgo antico, denominato Terravecchia, una tappa che non può mancare nel vostro itinerario. Tra case imbiancate, vicoli tortuosi, scalinate scoscese e piazzette, troverete l’elegante Chiesa Madre Santa Maria del Borgo, il Castello di epoca feudale, le chiese di San Giorgio e di Santa Maria di Costantinopoli, l’imponente Palazzo Fioritto e la splendida Loggia di San Giorgio, dai motivi arabeggianti.

 

Il territorio di San Nicandro Garganico però si estende dal mare Adriatico fino alla collina più alta racchiudendo così un insieme variopinto di paesaggi e ambienti che rivelano la natura fortemente carsica di quest’area. Ne è la massima espressione la Dolina Pozzantina, a pochi chilometri dal centro di San Nicandro Garganico, considerata la seconda dolina più grande d’Europa, ma anche le numerose grotte e caverne come Grotta Pian della Macina e la Grotta dell’Angelo.

 

Molto apprezzata dagli amanti del mare anche la località balneare di San Nicandro Garganico, Torre Mileto, che ogni anno attira numerosi turisti per la splendida spiaggia dorata interrotta da scogliere e calette. La località deve il suo nome alla torre che la caratterizza, tra le più antiche ed imponenti di tutta la costa del Mare Adriatico, e che oggi ospita il Centro Visite del Parco Nazionale del Gargano.

 

San Nicandro Garganico è noto anche per la produzione di fiori secchi ornamentali, coprendo circa il 70% della produzione nazionale e diventando, soprattutto negli anni ’80, la maggior esportatrice di fiori secchi in Italia.

 

La spiaggia di Torre Mileto sa regalare scenari davvero mozzafiato: il verde della macchia mediterranea si fonde con l’oro della sabbia e con il blu intenso del mare Adriatico. All’orizzonte vedrete sempre spiccare le Isole Tremiti che da questo tratto della costa distano solo 11 miglia, il punto della terraferma più vicino all’arcipelago. Il paesaggio è molto suggestivo anche in inverno quando le onde increspate del mare s’infrangono sugli scogli che caratterizzano il litorale.

Le tante chiese di San Nicandro  testimoniano una forte tradizione religiosa così come le tante manifestazioni che si svolgono a San Nicandro Garganico durante l’anno, tra cui le celebrazioni della Settimana Santa. Se fate tappa nel Gargano durante le vacanze di Pasqua, non perdetevi la Processione dei Misteri della Passione, che si svolge al tramonto del venerdì Santo: è una cerimonia unica in tutta la Puglia, con la sfilata delle Confraternite e il trasporto delle sette statue che rappresentano i momenti principali della Passione.


Parco archeologico e naturalistico di Monte Devio si trova sul Monte Devio, detto anche Monte D’Elio, il complesso collinare (a 264 m s.l.m.) situato tra i laghi di Lesina e Varano. Qui alcuni scavi hanno portato alla luce “Devia”, l’antica città di origini slave circondata da mura. Della città, che fu abbandonata dai suoi abitanti verso la fine del XIV secolo, probabilmente a causa delle incursioni saracene, resta solo la chiesa di Santa Maria di Devia, un gioiello del romanico pugliese, in cui si custodiscono affreschi datati tra i secc. XII e XIV. L’intera zona rappresenta oggi una zona di notevole interesse naturalistico ed archeologico.

La Torre di Mileto è una delle torri di avvistamento più grandi e antiche della costa adriatica. Di probabili origini aragonesi, costruita a fini difensivi, la fortificazione è circondata da un paesaggio particolarmente affascinante. Qui, infatti, potrete ammirare una rigogliosa macchia mediterranea che si spinge fino all’azzurro del mare con una scogliera ricca di specie marine e disseminata di sorgenti d’acqua dolce. Oggi la torre ospita il Centro Visite Torre Mileto del Parco Nazionale del Gargano dove potrete trovare informazioni su escursioni e itinerari tematici da praticare nel territorio.

La Dolina Pozzantina, lunga 650 metri, larga 400 metri e profonda 100 metri, rappresenta una delle formi più spettacolari di carsismo di superficie nel Gargano ed è considerata la seconda dolina più grande d’Europa. Se a questo si aggiunge la ricca vegetazione presente lungo i suoi versanti, soprattutto lecci e querce, il risultato è un paesaggio di rara bellezza. Da San Nicandro Garganico si raggiunge percorrendo la SP 48 verso San Marco in Lamis fino al 13° km. Qui, alla vostra destra, troverete una stradina asfaltata che vi porterà davanti alla dolina e dove inizia una stretta mulattiera che vi permetterà di scendere fino all’interno dell’anfiteatro naturale.

La Grotta dell’Angelo è situata sul versante occidentale del Monte D’Elio a circa 150 m s.l.m. E’ chiamata così perché un’antica tradizione la pone come uno dei tre luoghi di culto nel Gargano dell’Arcangelo Michele (insieme alle grotte di Monte Sant’Angelo e Cagnano Varano). In realtà è una delle poche cavità naturali del Gargano dove è stata accertata la presenza umana fin dal periodo preistorico. All’interno, sulla parete destra, sono visibili dei graffiti simili a quelli trovati in altre località del Gargano (Grotta Paglicci a Rignano Garganico). Sono stati rinvenuti anche reperti databili al medioevo e tombe di età alto-medievale. Potrete raggiungerla attraverso una strada che parte dal borgo di Torre Mileto e percorrendo un piccolo sentiero che porta fino all’ingresso della grotta.

La Grotta Piana della Macina, detta anche grotta “dei Tre Regni”, è stata definita la grotta più affascinante di tutto il Gargano. E’ situata in località Piana della Macina, a circa 200 metri di altitudine, sulla sommità di Coppa del Mortaio, una delle alture poste a sud della laguna di Lesina. Alla grotta si accede con un pozzo-scivolo di 15 metri di profondità tra stalattiti, stalagmiti, colonne e drappi per poi arrivare in un autentico scrigno di bellezze tra concrezioni stalattitiche e stalagmitiche di diverse dimensioni, colonne, formazioni a medusa, a canne d’organo e drappi. La grotta non è accessibile a tutti, alla sua entrata infatti troverete una cancellata, ma è possibile effettuare delle visite guidate rivolgendosi al Comune di San Nicandro Garganico – Ufficio Pubblica Istruzione e Cultura – tel. 0882 477111.

La Chiesa Madre Santa Maria del Borgo, viene impropriamente chiamata la “Cattedrale” anche se non è mai stata residenza episcopale. La chiesa è stata costruita tra il 1573 e il 1580, ma è stata danneggiata dal terremoto del 1688. Per questo, ricostruita in parte, oggi presenta stili diversi. A suo interno potrete ammirare statue di rilievo storico ed artistico oltre che bellissimi altari dell’epoca barocca.

Chiesa di San Giorgio, in Terra vecchia è l’edificio religioso più antico di San Nicandro Garganico. La chiesetta presenta una facciata semplice e lineare con portale in pietra e un cornicione che termina con un bel campanile a vela. La chiesa è protagonista di un’antica leggenda secondo cui un tempo, proprio dietro l’altare, c’era un pozzo incantato capace di esaudire tutti i desideri di chi riusciva a raccogliere un secchio d’acqua senza far cadere neppure una goccia.

Il Castello, è situato nel centro abitato di San Nicandro Garganico. Fondato in età normanna, ma fiorente a partire dal XV secolo, dopo varie modifiche, oggi si presenta con un’elegante loggia settecentesca affiancata da un torrione che ricorda l’architettura araba. Secondo la tradizione, il castello sarebbe collegato tramite un tunnel sotterraneo alla Chiesa di Santa Maria del Borgo. Attualmente il castello è di proprietà privata di due famiglie che ne autorizzano la visita.

Il Palazzo Fioritto è uno degli edifici storici più affascinanti di San Nicandro Garganico. Ricco di storia, arte e cultura, oggi ospita l’importante Museo Storico Etnografico della Civiltà Contadina, con i suoi tremila reperti, e la biblioteca comunale intitolata ad Alfredo Petrucci, diventando un punto di riferimento per gli amanti del turismo culturale.


Eventi

  • Falò di Sant’Antonio Abate: 17 gennaio
  • La Settimana Santa: dal mercoledì Santo al giorno di Pasqua
  • Festival internazionale della Scuola: Aprile
  • Festa dei Santi Patroni S. Nicandro, S. Marciano e Santa Daria: 14, 15, 16 e 17 giugno
  • Piazza dei Sapori Garganici: prima decade di agosto
  • Fiera di Ottobre Gargano: primi giorni di ottobre



Le altre località

VICO DEL GARGANO

Un borgo medievale nel cuore del Gargano

Durante la vostra vacanza sul Gargano, inserite Vico del Gargano tra i vostri itinerari. Nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, sorge su un colle situato tra il mare e la Foresta Umbra e vanta uno dei centri storici più pittoreschi del Gargano, tanto da essere inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”.

 

Passeggiando tra i vicoli del caratteristico borgo vi accorgerete di quanto sia ancora intatto il suo stile medievale. Resterete affascinati dagli intrecci delle sue stradine e dalle piccole case in pietra. Fermatevi ad ammirare il Castello, le numerose chiese, il Palazzo della Bella, l’antico Trappeto Maratea, il leggendario Vicolo del Bacio e tutte le altre bellezze architettoniche che potrete trovare custodite nel centro storico.

 

Vico del Gargano è conosciuto anche come il Paese dell’Amore: patrono della cittadina, infatti, è San Valentino, protettore degli innamorati ma anche degli agrumeti, per secoli principale fonte dell’economia agricola del posto. A febbraio, in occasione dei festeggiamenti del Santo, la cittadina si riempie di addobbi naturali con gli agrumi del Gargano e si rivivono antiche tradizioni tramandate da generazioni.

 

Il Borgo antico di Vico del Gargano, con i suoi tre quartieri medievali, denominati Terra, Civita e Casale, è uno dei più suggestivi non solo del Gargano, ma anche dell’intera Puglia. Le piccole case rispettano la struttura spontanea del tempo con le stalle al primo piano, gli scalini che portano all’entrata e i caratteristici portoni in legno. Qui ammirerete anche i “trappeti”, gli antichi frantoi scavati nella roccia, al di sotto delle abitazioni, per la molitura delle olive, segni della vocazione contadina e agricola del territorio.

 

La Foresta Umbra. Vico del Gargano è anche il Comune più vicino alla Foresta Umbra, il polmone verde del Parco Nazionale del Gargano, una riserva naturale protetta che si sviluppa fino a circa 800 metri di altitudine (una spettacolare anomalia per un’area che dista dal mare solo 25 km). Con i suoi 10000 ettari di superficie, è ricca di faggi secolari e cerri, querce, carpini, aceri, tigli e tassi. Durante l’escursione inoltre potreste avvistare cinghiali, tassi, volpi, donnole, caprioli e daini. Una tappa obbligata per gli amanti della natura e un vero paradiso per gli appassionati di trekking e di birdwatching.

 

La città dalle 100 chiese. Vico del Gargano è conosciuta anche per questo, segno della grande devozione dei vichesi. Ammirarle tutte le chiese può essere un grande tour di force religioso, ma se avete poco tempo visitate almeno queste: la Chiesa Matrice, il luogo di culto più antico di Vico del Gargano (reca un’iscrizione datata 1675), adornata all’interno da undici altari barocchi; la Chiesa della Misericordia, al cui interno è custodito un prezioso organo del 1861; la Chiesa di San Domenico che sorge al centro dell’antica piazza principale del paese; la Chiesa di San Giuseppe che risulta essere la più suggestiva grazie al suo stile architettonico. Degna di visita è anche la Chiesa di S. Maria del Suffragio, sede dell’antica Accademia degli “Eccitati Viciensi”, una sorta di congrega dove gli aderenti discutevano di questioni sociali ed economiche.

 

Per gli amanti del mare, a 7 km da Vico del Gargano c’è San Menaio, la frazione balenare di Vico del Gargano. Si contraddistingue per le sue ampie spiagge dorate e le ampie pinete di Pino d’Aleppo. Tra queste spicca la secolare Pineta Marzini che delimita una delle baie più belle del Gargano, la Baia di Calenella, una lunga spiaggia ambrata dominata dal Monte Pucci. Da notare anche la presenza di alcune antiche torri di avvistamento costruite per controllare le incursioni dei nemici, tra cui la Torre di Monte Pucci e la Torre dei Preposti.


Il Palazzo della Bella, voluto da Ignazio Della Bella, è sorto all’inizio del XX secolo, ispirato al modello dell’architettura neo-gotica fiorentina di Palazzo Vecchio a Firenze.

 

Il Castello svetta imponente sulle case del borgo antico. Di origine normanna, ha la forma quadrilatera e, nel corso dei secoli, ha subito numerosi stravolgimenti.

 

Il Vicolo del Bacio, una stradina larga appena circa 50 cm e lunga circa 30 metri, luogo prediletto dagli innamorati, soprattutto in occasione della festa patronale di San Valentino: qui, infatti, viste le ridotte dimensioni del vicolo, gli amanti sono “costretti” a stare vicini.

 

La Necropoli di Monte Pucci. Si trova su un piccolo promontorio tra San Menaio e Peschici, vicino al capolinea della linea della Ferrovie del Gargano. E’ un complesso di ipogei paleocristiani, costituito da oltre ottocento sepolture ipogeiche a fossa e loculi sormontati da arcosolii, databili tra il IV e il VII secolo d.C. Un sito di notevole interesse storico e archeologico.

 

Il Museo Trappeto Maratea, situato nel borgo antico di Vico del Gargano, è un frantoio risalente al XIV secolo dove si concentrava la produzione olearia del territorio. Con la grossa macina di pietra locale e con altri antichi strumenti utili per i lavori agricoli, oggi questo luogo è un museo etnografico che conserva le memorie di un paese saldamente legato alla coltura delle olive. Visitarlo significa immergersi in un passato ancora vivo nei ricordi dei vichesi e gelosamente custodito.


Eventi

  • Festa patronale di San Valentino: il 14 febbraio
  • Fiera dell’Amore: nella settimana di San Valentino
  • Sagra dell’arancia: nella settimana di San Valentino
  • Messa Pazza: venerdì Santo
  • Mostra del Fungo: prima settimana di ottobre




Le altre località

VIESTE

Una perla del Gargano 

Famiglie con bambini, coppie o giovani in cerca di divertimento: le vacanze a Vieste riescono ad accontentare davvero tutti. Del resto è una delle località più amate della Puglia e non solo d’estate.

 

Situata sul punto orientale del Promontorio del Gargano, circondata da paesaggi naturali di rara bellezza, tra i più belli del Parco Nazionale del Gargano, Vieste è la location perfetta sia per chi cerca relax e quiete, sia per gli amanti degli sport acquatici e delle escursioni, sia per quelli che in vacanza amano la movida. Con tutti i suoi hotel, residence, villaggi e camping, poi è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza in vacanza.

 

Il ritrovamento di numerosi reperti archeologici ha permesso di stabilire che Vieste è anche una delle città più antiche della Daunia. Per la sua posizione strategica, la cittadina è stata segnata dal passaggio di diverse dominazioni: Bizantini, Normanni, Longobardi e Svevi. Una storia di cui restano ancora le tracce in molti monumenti della città.

 

La costa. Ad attirare ogni anno turisti da tutto il mondo sono soprattutto le sue numerose spiagge, da quelle più attrezzate e turistiche a quelle meno frequentate e più selvagge, caratterizzate da giganteschi faraglioni, baie, calette, scogliere e dalle splendide grotte marine. Grazie alle pregevoli qualità della costa e delle acque, Vieste ha ottenuto più volte la Bandiera Blu d’Europa.

 

Il borgo antico di Vieste, pittorescamente adagiato su rocce a picco sul mare, è un suggestivo groviglio di stradine, piazzette, case bianche e vicoli animati da locali, botteghe di prodotti tipici e articoli artigianali.

 

Pizzomunno. Il simbolo della città resta il suo monolite di 25 metri che, incastrato sulla battigia, davanti al paese, svetta sulla costa. Il suo nome deriva dalla leggenda a cui è legato questo sperone di roccia. Si narra che Pizzomunno era un giovane pescatore viestano che, fedele alla sua amata Cristalda, non cedette mai alle tentazioni delle sirene. Queste, indispettite, trascinarono Cristalda in fondo al mare e tramutarono Pizzomunno in pietra. La leggenda però vuole che i due amanti si incontrino ogni 100 anni per rivivere la loro passione in una notte.

 

Movida. Con il suo caratteristico centro storico, ricco di locande e ristoranti tipici, e con il Lungomare Enrico Mattei, un grande viale costellato di tanti lidi, locali, pub e luoghi per l’intrattenimento anche notturno, Vieste è il centro della movida garganica.

 

Il porto è un approdo sicuro per piccole e medie imbarcazioni e un ottimo punto di partenza per raggiungere le incantevoli Isole Tremiti, ma anche la Croazia.

 

Windsurf. Posta in una posizione geografica influenzata da tutti i venti, Vieste è una meta molto ambita per gli amanti di surf, windsurf e kitesurf.


Il suo centro storico, a picco sul mare, con le sue stradine strette e tortuose e le sue ripide scalinate, si snoda tra case bianche dai piccoli usci che di tanto in tanto sono unite da esili archi. Se cercate un souvenir del Gargano, qui troverete tante botteghe di artigianato locale e prodotti tipici.

 

Le Grotte Marine rappresentano uno dei tesori più preziosi dell’intero Gargano. Nel tratto di costa tra Peschici, Vieste e Mattinata ce ne sono tantissime: vere e proprie grotte scavate nella roccia calcarea, ognuna con qualcosa di unico da mostrare. Per ammirarle da vicino, potrete effettuare un’escursione a bordo della Motobarca Desirèe che parte ogni giorno, dal 1° Aprile al 31 Ottobre, dal Porto di Vieste.

 

La Necropoli La Salata, situata a circa 7 km da Vieste, a est della cittadina, è il complesso cimiteriale più importante del Gargano. Di origine paleocristiana, è costituita da oltre 300 tombe scavate nella roccia risalenti al III-IV sec. d.C.

 

Trabucchi. Sono un altro simbolo del Gargano e della sua costa. Nel tratto tra Peschici e Vieste ce ne sono circa 13. Sono antichi ed ingegnosi strumenti da pesca, dotati di lunghi sostegni in legno. Tutelati come patrimonio monumentale del Parco Nazionale del Gargano, ammirarli dal mare offre uno spettacolo unico.

 

La Cattedrale di Santa Maria Assunta. Nota anche come il Duomo di Vieste, costruita nell’XI, è tra i più antichi esempi di architettura romanica pugliese, rimaneggiata in seguito secondo diversi stili. Al suo interno spicca la statua lignea raffigurante la Santa Vergine Maria di Merino a cui gli abitanti di Vieste sono molto devoti. Secondo la tradizione questa statua fu trovata sulla spiaggia di Merino. E proprio in questo luogo fu edificato il Santuario di Santa Maria di Merino, che ancora oggi è meta di pellegrinaggio dei fedeli.

 

Il Castello, costruito da Federico II di Svevia e ricostruito dagli Spagnoli nel 1537, è situato nella parte alta di Vieste, ha la pianta triangolare e si erge a picco sul mare. Al suo interno trova posto una mostra di attrezzi da tortura che fanno rabbrividire. La vista che si gode dal suo Belvedere è fantastica, come pure il Castello visto dal mare.

 

Il Faro. Sorge sull’isolotto di Santa Eufemia, posto proprio di fronte a Vieste. Sopra la sua torre, potrete ammirare una spettacolare lanterna d’ottone che ogni giorno all’imbrunire si accende illuminando con i suoi fasci di luce tutta la cittadina.

 

Il Museo Malacologico merita assolutamente una visita. Qui è custodita una collezione straordinaria di conchiglie, stelle marine e altre forme naturali marine (sono più di 12 mila): un vero e proprio tuffo nei mari del mondo senza doversi bagnare.


Eventi

  • Festa Patronale San Giorgio Martire: 23 Aprile
  • Festa Santa Maria di Merino: 9 Maggio
  • Fiera del gusto e del turismo enogastronomico: dal 6 al 10 Luglio
  • Festa Sant’Antonio: 13 Giugno




Le altre località